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(29 Novembre 2012)
La squallida sceneggiata delle sinistre primarie serve a condurre, democraticamente, il ceto medio (il popolo bue della «sinistra») al macello, così come i nazi accompagnavano con simpatiche orchestrine i morituri alle camere a gas …
Giornali, radio e televisione ne hanno approfittato e hanno dato spazio alla pidiessina sceneggiata, che è sempre utile per distrarre i proletari dalle tegole che stanno cadendo sulle loro teste (ultima in ordine di tempo la stretta sanitaria, che ci prepara mortiferi scenari americani).
Che dire? Le primarie sono un’operazione ben orchestrata, che potrebbe dare argomenti a dotte disquisizioni politologiche sulla crisi dei partiti e della politica, come pontifica il vecchio marpione del Quirinale (alias Giorgio Napolitano).
Ma, a conti fatti, le primarie non meritano troppe parole.
La vignetta di Gianelli è più che sufficiente.
Come si suol dire, il diavolo ci ha messo la coda.
Con un tratto di pena, Giannelli ha stracciato tutte lo spazio che il Corriere e tutti i media al soldo dei padroni hanno dedicato al duetto Bersani-Renzi.
Mentre a Taranto, in Egitto … ben altra musica. Maestro!
Operai Contro
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