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Le missioni, il grande risultato della rivoluzione bolivariana

articolo degli internazionalisti baschi in Venezuela per il giornale Gara

(18 Agosto 2004)

Dopo avere vinto le elezioni nel 1998, la rivoluzione comincia ad elaborare una nuova cornice giuridica attraverso una nuova Costituzione. In questa Costituzione si garantiscono i diritti di tutti i venezuelani in maniera progressista ed innovatrice, includendo per la prima volta nella storia del Venezuela il diritto alla partecipazione attiva del popolo al potere politico. Tra le novità comprese nella Costituzione bolivariana è da sottolineare il diritto del popolo a revocare qualunque carica eletta, compreso il presidente della Repubblica. Una volta approvata questa Costituzione con un referendum, la rivoluzione ha assunto il controllo della principale risorsa del paese: il petrolio. La produzione di petrolio in Venezuela, uno dei principali esportatori del mondo, era nelle mani dell'impresa pubblica PDVSA, ma era gestita dall'oligarchia del paese che si appropriava, in pratica, di tutte le risorse, a beneficio proprio e delle multinazionali straniere.

Assumerne il controllo ha comportato un forte scontro con l'oligarchia, che ha decretato una serrata, portando al collasso l'attività economica del paese, compresa la produzione petrolifera. Superata la situazione, lo Stato venezuelano ha iniziato a disporre delle risorse necessarie per cominciare ad applicare i diritti che la nuova Costituzione riconosce al popolo. Le priorità marcate sono Salute, Educazione, Alimentazione e Sviluppo economico del paese. Queste priorità si vanno sviluppando attraverso le cosiddette missioni (programmi sociali specifici). Nel campo dell'educazione le missioni principali sono:


- Misión Robinson: ha alfabetizzato oltre un milione di venezuelani analfabeti nella sua prima fase e, nella seconda, sta permettendo di completare gli studi primari a centinaia di migliaia di persone.

- Misión Rivas: l'obiettivo di questa missione è estendere l'educazione secondaria fra la popolazione che non ne ha usufruito.

- Misión Sucre: questa missione sta portando all'università migliaia di persone, uomini e donne, giovani e anziani.... Tutte queste missioni si vedono completate con una politica di borse di studio sinora mai vista nel paese.

Inoltre, le missioni stanno riuscendo a dare dignità al ruolo degli emarginati, non considerandoli marginali (poveri, donne, contadini...). Nel campo della salute, la misión «barrio adentro» è uno dei simboli del processo venezuelano. Questa missione ha portato centinaia di medici (cubani soprattutto) nei quartieri e nelle poblaciones (baraccopoli) dove prima non si era mai visto un medico. Come commentava un compagno venezuelano "per tutta questa gente, gli esclusi, sapere che quando si ammalano qualcuno li cura è qualcosa di mai visto". Quanto sopra, per molti venezuelani, è simboleggiato dal presidente-comandante Hugo Chávez Frías. Attualmente, mediante la legge sulle terre e diverse politiche, il Governo venezuelano sta potenziando lo sviluppo agrario e la modernizzazione delle zone rurali, con un doppio obiettivo: farla finita con la povertà e raggiungere l'autonomia alimentare. Mediante lo sviluppo degli investimenti sulle zone agrarie, la rivoluzione venezuelana cerca di mettere fine alla povertà delle zone rurali. In questo modo, si spera di migliorare le condizioni di vita dei contadini ed evitare la tradizionale emigrazione verso le città. Il 16 agosto 2004, è sorto un giorno storico per il Venezuela, dopo la vittoria del presidente della Repubblica, Hugo Rafael Chávez, nel Referendum Revocatorio. Questa vittoria garantisce che tutte queste missioni possano continuare a svilupparsi. Sono giorni di festeggiamenti per le migliaia e migliaia di venezuelani accorsi in massa, la domenica, alle urne per confermare la fiducia al loro presidente. Come Brigata di Askapena, è stato per noi un orgoglio l'avere potuto prendere parte a questo processo storico.

Batirtze Cabello
Membro della Brigata di Askapena in Venezuela

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