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NO MUOS

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(10 Agosto 2013) Enzo Apicella
Un centinaio di manifestanti no-Muos è riuscito a sfondare la recinzione e ad entrare nella base militare americana di Niscemi, in Sicilia.

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Oggi abbiamo riaperto (simbolicamente) il reparto di oncologia di Arzignano (VI)

(24 Settembre 2004)

Questa mattina una delegazione di lavoratori della ulss 5 di Arzignano insieme a dei cittadini sono entrati nel ex reparto, ora chiuso, di Oncologia dell’ospedale di Arzignano.
Una volta entrati sono stati esposti dalle finestre degli striscioni che dicevano SALVIAMO L’OSPEDALE, RIAPRIAMO ONCOLOGIA, NO ALLE COOPERATIVE.
Simbolicamente abbiamo aperto un servizio che la Regione e La direzione ulss ha chiuso.
Un servizio di cui la zona ha molto bisogno.

La Direzione Medica si è molto arrabbiata tanto che ha fatto intervenire una pattuglia di carabinieri. I quali, notato il carattere pacifico della cosa e non essendo stato fatto nulla si sono limitati a prendere le generalità del sottoscritto.

Nel piazzale antistante la portineria è stato diffuso il comunicato in allegato.
Al termine della nostra iniziativa si è svolto un incontro in direzione medica con il Dott. Cenci al quale ha partecipato l’attuale assessore alla sanità di Arzignano e alcuni cittadini che fanno parte delle associazioni di volontariato locale.
Durante l’incontro si è fatto presente i motivi della protesta; le risposte sono state che la regione tagli i finanziamenti.
Noi come sindacato e i cittadini presenti hanno ribadito che non accetteranno tagli di servizi, al contrario vogliono la riapertura di oncologia.

Raniero Germano

Segue il volantino diffuso durante l'iniziativa


SALVIAMO L’OSPEDALE RIAPRIAMO ONCOLOGIA
ASSSUNZIONE DI PERSONALE NO ALLE COOPERATIVE


La Giunta Regionale ha deciso di penalizzare i servizi sanitari della Zona.
Dopo Lonigo e Montecchio ora tocca all’Ospedale di Arzignano.
La chiusura del reparto di Oncologia, le chiusure estive di pediatria e altri reparti, il personale allo sbando, non sono casuali: mirano a depotenziare i servizi dell’ospedale, a trasformarlo in ospedaletto periferico senza servizi di qualità.
Il resto viene da solo: a fronte di servizi mediocri, di locali mediocri, di primari a par-time, di consulenze saltuarie e profumatamente pagate (vedi radiologia dove si paga 500Euro a consulenza), di carenza di personale è chiaro che si sceglie di rivolgersi altrove.
L’altrove è l’ospedale di Vicenza dove per DECISIONE regionale devono esserci le specializzazioni, l’altrove sarà a San Bonifacio dove prossimamente verrà inaugurato il nuovo ospedale.
In più c’è la carenza di personale: questa ulss è in enorme ritardo per le assunzioni rispetto ad altre Ulss della provincia.

Mancano infermieri? Si prende tempo…ci sono infermieri stranieri? Si ricorre a cooperative. C’è una legge che permette di assumere direttamente personale infermieristico straniero invece la Direttrice Generale, forse per giustificare il ritardo e a seguito di pressioni sceglie di ricorrere all’ausilio di una cooperativa pagando 25 Euro per ora lavorata la coop invece che procedere all’assunzione diretta di infermieri al costo di 18 Euro ora.
In più si trasforma il reparto chiuso di Oncologia in alloggio per gli infermieri della cooperativa.
Il tutto senza informare sindacati e lavoratori……..

Tagliano servizi, predicano il risparmio e poi sprecano in questo modo le risorse, i soldi delle nostre tasse.

Cosa c’è dietro?……
Questa prima iniziativa di oggi fa parte di un percorso per impedire il
ridimensionamento dei servizi sanitari nella zona.

VOGLIAMO SERVIZI E NON SEPOLCRI IMBIANCATI
Vogliamo la riapertura del reparto di oncologia perchè è un servizio essenziale per i molti malati di tumore che vivono nella zona.

CHIEDIAMO SUBITO NUOVE ASSUNZIONI, UN PIANO DI INSERIMENTO DI NUOVE FIGURE DI OPERATORI
Non vogliamo cooperative: il privato non deve sfruttare e fare profitto sulla malattia della gente e non deve gestire la struttura ospedaliera pubblica.

CHIEDIAMO A TUTTI, LAVORATORI, CITTADINI,ISTITUZIONI DI FARE LA LORO PARTE.

Rappresentanze Sindacali di Base
Confederazione Unitaria di Base
Vicenza

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