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Napoli: attacco repressivo contro i dirigenti e i lavoratori del Sindacato Lavoratori in Lotta (SLL)

(26 Settembre 2004)

Questa mattina alle 5,30, la polizia della banda Berlusconi fa irruzione nelle case di quattro dirigenti del SLL di Napoli e Acerra. Terrorizzando familiari arrestano il compagno Enzo Cinque, Gennaro Barbato e Cirella Mario. Solo per caso non viene arrestato anche il segretario del sindacato Luigi Sito che in quel momento non era in casa. I motivi di questi mandati di arresto firmati dal giudice Miraglia Nicola, sono legati ai fatti del 23 marzo 2004, in occasione di un incontro sindacale con la società Recam S.p.A. In quella riunione il SLL chiedeva agli amministratori della società Refuto Claudio, Rivellini Crescenzo e Carta Angelo miglioramenti salariali e il cambio del CCNL da edile a federambiente. Le motivazioni degli arresti dei dirigenti sindacali SLL, nascono quindi da una denuncia che questi amministratori fecero all'epoca di "subita violenza e sequestro" per due ore nell'ufficio da parte dei lavoratori.

La verità è un'altra. Quel giorno i dirigenti del SLL insieme ad altri lavoratori, nell'esercitare le loro funzioni sindacali e rivendicare i loro diritti, venivano provocati e minacciati dagli amministratori della Recam con la frase: "o accettate questo contratto precario e part-time" o sarete licenziati. Questi sono i fatti.

La verità di questa azione repressiva verso il SLL, è il ruolo che essi stanno svolgendo nell'ambito più generale della lotta contro le amministrazioni locali (Bassolino regione, Di Palma provincia, Iervolino comune) e principalmente contro il governo della banda Berlusconi, che stanno attuando politiche di lacrime e sangue, di miseria e fame per tutta la classe lavoratrice e le masse popolari. Ma anche perché di fatto questo sindacato cresce ed acquista sempre più simpatie da parte di altri settori delle masse popolari in lotta come il movimento dei disoccupati, dei precari e occupanti case. Inoltre il SLL è in questi anni in prima linea nelle lotte generali contro le riforme popolari della banda Berlusconi, che prosegue nella politica di attacco alle conquiste dei lavoratori sulle pensioni, TFR, mercato del lavoro "legge Biagi", contro lo statuto dei lavoratori in materia dei diritti sindacali e di tutela contro i licenziamenti arbitrali dei padroni "art,18". Il SLL in questi anni si è mobilitato in solidarietà con le lotte più significative della classe operaia (Fiat di Melfi, Termini Imprese, Fiat Pomigliano, Fiat di Torino), in solidarietà con i lavoratori dei trasporti, in particolare con quelli dell'ATM di Milano, che pure in questi giorni sono minacciati di carcere per la lotta esemplare che hanno condotto a difesa dei loro diritti attuali, fino ad arrivare al sostegno e alla solidarietà con la lotta delle masse popolari di Acerra per la difesa dell'ambiente contro la costruzione dell'inceneritore. Il SLL ha anche preso posizioni decise e pubbliche in solidarietà con i comunisti espulsi dai sindacati di regime e da alcuni sindacati di base e in solidarietà con i comunisti perseguitati dai governi della borghesia.

Come segretario del SLL, faccio appello a tutti i lavoratori perché si mobilitano per respingere questo attacco repressivo non solo nei nostri confronti, ma contro tutti coloro che lottano per i diritti e non vogliono piegarsi agli attacchi terroristici del padronato e di loro governi. La nostra storia vittoriosa per la conquista del lavoro, l'abbiamo dedicata a tutti quei lavoratori che oggi non ci sono più ma restano e rimarranno per sempre nella nostra memoria, a tutti i comunisti che hanno combattuto e combattano ancora per la liberazione della classe operaia dalle catene dell'oppressione del capitalismo. Per questo e per loro non vogliamo e non possiamo mai cedere nulla ai padroni e ai loro servi.

Luigi Sito
Segretario del Sindacato Lavoratori in Lotta

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