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Ustica. Monumento all'assassino ignoto

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(Omicidi di stato)

25 settembre 2005, muore Federico Aldrovandi. Il padre: "Sono molto stanco"

(25 Settembre 2013)

aldro

“Oggi ne avresti 26 di anni e chissà quante cose belle o meno belle avremo condiviso insieme. Non crescerò mai Federico, come l’hanno maledettamente impedito a te. Non cresceremo mai, ma altri bimbi forse si, se gli uomini di buona volontà sapranno prendere spunto e insegnamento da questa orribile storia, in questo nostro paese.Buon compleanno Federico, in attesa di quel che verrà…Lino”
Sono queste le parole spese da Lino, il padre di Federico Aldrovandi, questa estate, il giorno del suo compleanno. Federico avrebbe dovuto compiere gli anni, infatti, proprio il 17 luglio 2013, e oggi invece lo ricordiamo perché il 25 settembre del 2005 a Ferrara, quando aveva solo 18 anni, ha perso la vita e pochi minuti dopo che la polizia lo ha fermato e nei pressi dell’ippodromo.

Quattro sono stati gli agenti indagati per la sua morte; quattro poliziotti sono staticondannati in via definitiva il 21 giugno 2012 a 3 anni e 6 mesi per “eccesso colposo in omicidio colposo”.

E' sulla pagine Facebook a nome di Federico Aldrovandi che il padre Lino ha anche scritto : “Sono molto stanco Federico, per tanti motivi…, come penso lo siano tanti altri cittadini…, impegnati anima e corpo nel rincorrere un poco di pace e serenità attraverso piccole giustizie e giuste richieste…, che dovrebbero essere dovute… L’altra sera, nel vedere gli occhi e gli sguardi di tanti giovani e di tante persone di ogni età ho rivisto la tua voglia di vivere Federico. Ad un certo momento, mettendomi in disparte nel buio… ho anche pianto pensando a tante cose…C’era comunque una luna bellissima, e l’amore lì si toccava con mano, o meglio si accarezzava con il cuore, come in questa canzone che ogni notte ascolto come un ragazzino mai cresciuto. http://www.youtube.com/watch?v=qj2XMcjRPSU”. Si tratta di una bellissima canzone di Miguel Bosè.

Cos'altro ricordare, che segna? "E’ stato legittimo il carcere, come misura di esecuzione della pena per Paolo Forlani". E' lui uno degli agenti condannati proprio per la morte di Federico Aldrovandi. A sancirlo è stata la prima sezione penale della Cassazione, che ha dichiarato "inammissibile il ricorso presentato dal poliziotto contro l’ordinanza con cui il tribunale di sorveglianza di Bologna, nel gennaio scorso, aveva respinto la domanda di Forlani di poter scontare la pena ai domiciliari o con l’affidamento ai servizi sociali".
"Forlani, condannato in via definitiva con i colleghi Luca Pollastri, Monica Segatto ed Enzo Pontani a 3 anni e mezzo di reclusione per omicidio colposo in relazione alla morte di Aldrovandi ha scontato interamente la sua pena (soli 6 mesi effettivi, perche’ 3 anni gli erano stati condonati con l’indulto) e ha lasciato il carcere di Ferrara alla fine dello scorso luglio.

Oggi è sospeso, sì, dal servizio temporaneamente per 6 mesi. Ma oggi Federico Aldrovandi avrebbe 26 anni. Peccato dire che qualcuno esce dal carcere e nessuno, invece, può tornare alla vita con la stessa facilità.

i.b. - controlacrisi

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