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(27 Novembre 2013)
Rilanciamo la partecipazione al presidio indetto da Solidali con la Palestina contro il coinvolgimento dello stato italiano con l'occupazione sionista e
per chiedere l'immediata liberazione del compagno Bahar Kimyongur attualmente detenuto al carcere di Bergamo.
Mercoledì 27 sotto la Prefettura di Padova h. 18.00
Riceviamo e diffondiamo alcuni aggiornamenti sulla situazione del compagno Bahar rilanciando la partecipazione all'udienza del 2 Dicembre presso il tribunale di Brescia:
Lunedì 25 Il compagno Bahar, davanti al giudice del tribunale di Brescia, ha rifiutato di essere estradato in Turchia. Ci sarà una nuova udienza lunedì 2 dicembre, sempre a Brescia, nella quale verrà discusso sulla sua libertà. C’è il fondato pericolo che, se non viene liberato, venga trasferito in un carcere dove ci sono le sezioni apposite per prigionieri accusati di “terrorismo internazionale”. In Italia, nei gironi dell’inferno carcerario, in Alta Sorveglianza, esiste un circuito di tre prigioni, Macomer, Benevento e Rossano dove sono rinchiusi detenuti in allucinanti condizioni. Delle piccole Guantanamo italiane. A Benevento nel 2009 è morto, privato di cure, il palestinese Khaled Hussein.
CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE
LUNEDI’ 2 DICEMBRE ORE 11
TUTTI DAVANTI AL TRIBUNALE DI BRESCIA
Invitiamo a scrivere al compagno, inviare tegrammi, cartoline, l’indirizzo è: BAHAR KIMYONGUR
CASA CIRCONDARIALE. Via Monte Gleno, 6124125 BERGAMO (BG)
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