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Emergenza ceneri...

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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
La nuvola di ceneri del vulcano Eyjafjallajokull arriva sull'Italia. A Roma manifestazione in solidarietà a Emergency

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Fuori dalla barbarie della guerra Fuori subito le truppe dall’Irak

(8 Marzo 2005)

La conclusione del rapimento di Giuliana Sgrena è stato il tragico epilogo di un dramma prodotto dalla guerra di aggressione USA contro il popolo irakeno. La follia sanguinaria della guerra imperialista non risparmia nessuno, neppure gli alleati, come pure, avrebbe dovuto essere considerato dall’esercito USA fino ad un attimo prima della sua spietata esecuzione l’agente del Sismi Nicola Calipari che attivamente aveva operato per la liberazione di Giuliana Sgrena, arrivando fino al sacrificio della propria vita per difendere quella della giornalista de “il Manifesto”.

Le truppe statunitensi, che sono abituate a sparare su qualsiasi cosa si muova, hanno sparato tre o quattrocento colpi sull’auto che portava l’ostaggio appena liberato all’aeroporto, ammazzando Calipari e ferendo Giuliana e altri due esponenti dei servizi che si trovavano a bordo dell’auto.

Purtroppo questa non è una tragica fatalità, né un caso isolato, in quanto è la logica conseguenza di una guerra che non distingue tra civili e militari, di una guerra in cui l’aggressore USA si sente costantemente un occupante che, per farsi “rispettare”, conosce solo il linguaggio delle armi, ed i massacri di civili irakeni, che hanno il solo torto di muoversi e respirare, sono la costante quotidiana, che ormai non riesce più a fare notizia.

Dobbiamo fermare questo orrore, dobbiamo impedire che lo scempio dei diritti di un popolo arrivi fino al punto di radere al suolo, massacrandone gli abitanti, città come Falluja, Ramadi; dobbiamo mettere al bando dal consesso civile la possibilità che esistano e si perpetuino crimini come quelli commessi a Guantanamo ed Abu Ghraib.

La soddisfazione per la liberazione di Giuliana non è durata più di un minuto, sommersa dalle atrocità che i killer in divisa a stelle e strisce hanno ricominciato immediatamente a consumare.

Basta con la guerra!
Esigiamo l’immediato ritiro delle truppe italiane dall’Irak!
Diritto di resistenza ed autodeterminazione per il popolo irakeno!
Chiudiamo le basi militari Usa e Nato nei nostri territori!

Su questi obiettivi tutti/e in piazza nella manifestazione nazionale sabato 19 marzo a Roma.


Roma, 6 marzo 2005

CONFEDERAZIONE COBAS

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