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(7 Settembre 2005)
L’8 settembre 1974 moriva il compagno Fabrizio Ceruso, ucciso all’età di 19 anni dal piombo di Stato a S.Basilio durante la rivolta popolare per il diritto alla casa : a Roma , nel quartiere di S. Basilio( nel muro che delimita la parrocchia) e a Tivoli ( nella prima piazzetta del centro storico) ci sono la epigrafi che ricordano il contesto in cui cadde Fabrizio Ceruso.
Sono trascorsi 31 anni da quella storica battaglia sociale e nel nome di Fabrizio Ceruso migliaia di proletari e di immigrati hanno conquistato il diritto alla casa lottando, occupando e riducendo gli affitti. Il diritto alla casa per tutti e il canone sociale per i meno abbienti è ancora da soddisfare , stante al speculazione immobiliare che ha trasformato il bene-diritto comune in merce di lusso disponibile solo per chi ha quattrini e conto in banca.
In questo sistema liberista e di malaffare, che nega un lavoro e un reddito stabile e dignitoso, che strozza con il carovita e il caro bollette-trasporti tanto da imporre sacrifici di ogni genere per giungere a fine mese, l’affitto della casa a prezzo di mercato si porta via il poco reddito messo insieme da tanti lavoretti saltuari e malpagati.
NON SE NE PUO’ PIU’ ! Per questo tanta gente, non solo giovani ma anche pensionati al minimo, affrontano con coscienza e dignità il disagio delle occupazioni per soddisfare il diritto alla casa e alla riappropriazione del reddito.
E’ una grande sfida che si rinnova nel ricordo di Fabrizio Ceruso , che la società viva e reale pone in termini di resistenza e liberazione alle istituzioni sorde o compromesse con le catene immobiliari.
Roma, 6 settembre 2005
CONFEDERAZIONE COBAS
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