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RICORDANDO DIETRICH BONHOEFFER

(8 Aprile 2020)

Dietrich Bonhoeffer

Ricorre il 9 aprile l'anniversario della morte di Dietrich Bonhoeffer, l'illustre pensatore, pastore, teologo e resistente assassinato dai nazisti il 9 aprile del 1945.
E ricordandolo alle persone di volontà buona impegnate come lui dalla parte dell'umanità contro la morte e contro la violenza, ancora una volta invitiamo a porsi all'ascolto della sua meditazione, della sua lotta, della sua testimonianza.
*
Una minima notizia su Dietrich Bonhoeffer
Dietrich Bonhoeffer, nato a Breslavia nel 1906, pastore e teologo, fu ucciso dai nazisti il 9 aprile del 1945; non è solo un eroe della Resistenza, è uno dei pensatori fondamentali del Novecento.
Tra le opere di Dietrich Bonhoeffer: Resistenza e resa (lettere e scritti dal carcere), Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1988; Etica, Bompiani, Milano 1969; presso la Queriniana di Brescia sono stati pubblicati molti degli scritti di Bonhoeffer (tra cui ovviamente anche Sanctorum Communio, Atto ed essere, Sequela, La vita comune); è in corso presso la Queriniana l'edizione italiana dell'edizione critica delle opere di Bonhoeffer.
Tra le opere su Dietrich Bonhoeffer: Eberhard Bethge, Dietrich Bonhoeffer, amicizia e resistenza, Claudiana, Torino 1995; Italo Mancini, Bonhoeffer, Morcelliana, Brescia 1995; AA. VV., Rileggere Bonhoeffer, "Hermeneutica" 1996, Morcelliana, Brescia 1996; Giuseppe Ruggieri (a cura di), Dietrich Bonhoeffer, la fede concreta, Il Mulino, Bologna 1996; AA. VV., Dietrich Bonhoeffer: un pensiero per il futuro, "Testimonianze" n. 443-444, settembre-dicembre 2005; Eric Metaxas, Bonhoeffer. La vita del teologo che sfido' Hitler, Fazi, Roma 2012.
*
Hic et nunc
Ed oggi qui, nel ricordo di Dietrich Bonhoeffer, ancora una volta esortiamo alla scelta di opporsi al male facendo il bene, di opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Alla scelta di essere lievi su una terra che è stanca.
Alla scelta di non opprimere alcuna persona ma anzi recare ad ogni persona aiuto e conforto.
Alla scelta di insorgere contro ogni abuso, contro ogni oppressione, contro ogni iniquità.
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La tragedia dell'epidemia ci richiama alla consapevolezza
La tragedia dell'epidemia in corso ci richiama alla consapevolezza.
Alla consapevolezza della fragilità di tutti gli esseri viventi e dell'intera biosfera.
Alla consapevolezza del dovere morale e civile di soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Alla consapevolezza di essere un'unica umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera, un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Alla consapevolezza dei limiti da non superare e della responsabilità da non eludere.
Alla consapevolezza che dobbiamo condividere il bene ed i beni.
Alla consapevolezza che se questa dovesse essere anche per noi l'ultima ora, che quest'ultima ora ci colga mentre ci impegniamo per il bene comune, mentre generosamente doniamo quel che possiamo donare, mentre testimoniamo la dignità umana che s'invera nella benevolenza e nell'accudimento.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. Sii tu l'umanità come dovrebbe essere. Chi salva una vita salva il mondo.
Sia norma di ogni tua azione la massima antica e perenne: agisci verso le altre persone così come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
*
I due virus
E' agendo secondo scienza e coscienza, sapienza e prudenza, che si può sconfiggere il virus dell'epidemia.
Ed e' agendo con generosità ed empatia che si può sconfiggere il virus del fascismo che l'epidemia accompagna.
Ogni vita umana è un valore infinito: nessuno resti senza soccorso.
Alla retorica bellicosa, sciovinista e razzista degli irresponsabili prominenti che con i loro errori hanno contribuito al dilagare delle morti, opponiamo la parola della verità e della pace, l'agire responsabile e solidale, l'aiuto immediato a chiunque ha immediato bisogno di aiuto.
All'ideologia della ricchezza e del consumo, dello sperpero e della rapina, dell'illimitato profitto e del disprezzo per i deboli ed i rapinati, opponiamo la semplicità volontaria, la condivisione del pane e del cuore, il prendersi cura dell'umanità e del mondo, la lotta nonviolenta contro tutte le menzogne, le violenze e le oppressioni.
Alla stoltezza e alla violenza di chi abusa dei propri privilegi per ridurre gli altri esseri umani a merci, a scarti, a nulla, opponiamo la solidarietà che ogni essere umano riconosce e raggiunge, comprende e sostiene. Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta nonviolenta per la salvezza e la liberazione dell'umanità intera.
Ai rapporti di dominazione, di sfruttamento, di asservimento, di vampirizzazione, avvelenamento e devastazione, opponiamo relazioni di umanità, di giustizia e libertà, di fraternità e sororità, di rispetto per la vita, di resistenza all'oppressione, di resilienza, empatia, condivisione, guarigione.
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Alla scuola di Dietrich Bonhoeffer
Alla scuola di Dietrich Bonhoeffer la nonviolenza è in cammino.
Solo la nonviolenza può salvare l'umanità dalla catastrofe.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite è il primo dovere.
Non si estingua l'umanità dell'umanità.

Viterbo, 8 aprile 2020

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

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