">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Un fil di fumo

Un fil di fumo

(10 Maggio 2010) Enzo Apicella
La riunione straordinaria dell'Ecofin vara un piano di aiuti di 500 miliardi di euro per la Grecia e gli altri paesi europei in crisi

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Senza casa mai più!)

Affitto concordato a Rieti: dalla proprietà pretese inaccettabili

La crisi impone coraggio e senso di responsabilità

(30 Ottobre 2020)

sempre l'unione inquilini

Nel Comune di Rieti è in discussione il rinnovo dell' "accordo territoriale" per i canoni concordati, ma il confronto è partito come peggio non poteva.
L'accordo vigente risale al 2008, nel pieno della "bolla immobiliare"; oggi quei prezzi sarebbero inesigibili, anche se i proprietari possono continuare a praticarli ottenendo inoltre sconti fiscali sconosciuti all'epoca della sottoscrizione del testo.
La revisione deve esserci, ad imporla è la tragica realtà di impoverimento dei nostri territori: questo vale per Rieti e soprattutto dovrebbe valere per Roma.
Ma certamente non può essere una revisione al rialzo, come invece pretende la proprietà immobiliare.
In tre delle quattro zone di cui si compone la zona centrale della città, i proprietari pretendono rincari anche del 40% rispetto ai valori del 2008! Francamente è una pretesa inaccettabile, soprattutto in questo periodo.
Non sono ammissibili eccessi di timidezza, la crisi impone scelte coraggiose per contribuire alla tenuta sociale dei territori. E' per noi un punto d'onore e di coerenza.
Gli inquilini stanno pagando duramente gli effetti della crisi pandemica. Mancano case popolari, manca un meccanismo che imponga la riduzione degli affitti, mancano "ristori" efficaci per gli inquilini: che almeno non si snaturi l'unico mezzo che abbiamo per calmierare i canoni, cioè gli accordi territoriali!
Facciamo appello al senso di responsabilità della proprietà immobiliare e al coraggio e alla coerenza degli altri sindacati inquilini.
Se ci sono richieste ragionevoli da fare, possiamo discuterle. Ma quelle avanzate finora sono piuttosto pretese irricevibili.
L'idea che in questa fase si rincarino gli affitti anziché ridurli è inaccettabile, su questo per l'Unione Inquilini non esistano margini di contrattazione.
Quel testo non avrà mai la nostra firma e, qualora fosse depositato, daremo battaglia per contestarne la legittimità.

Coordinamenti Unione Inquilini Regione Lazio

3664