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(7 Novembre 2005)
Avrete appreso dagli organi di informazione che 17 lavoratori sono stati denunciati per lo sciopero del 13 ottobre alla Valentino /marzotto di Valdagno.
Anche chi vi scrive, che è uno dei denunciati, ha appreso la cosa dai giornali questo a conferma delle tanto decantate ma mai applicate leggi sulla privacy.
E' un dettaglio ma vale la pena di ricordarlo.
Come si vede i padroni il loro lavoro lo fanno fino in fondo; quando trovano una opposizione sindacale seria reagiscono con il solito modo; si licenzia e si denuncia.
La denuncia comunque mette in risalto il tentativo non troppo nascosto di criminalizzare chi lotta, chi vuole difendere diritti propri o universali.
Non siamo i primi ne gli unici; in questo momento una serie di lotte sindacali e sociali nel nostro paese stanno subendo lo stesso trattamento.
Impressionante è casomai la negazione del riconoscimento che le lotte sono sindacali e non "criminali"; nelle varie denunce si parla di "violenza"privata invece che sciopero con picchettaggio delle entrate, si parla di furto di una chiave, il chiudere un cancello con la chiave del cancello stesso, e via di questo passo.
Quando il conflitto sociale non è rituale si vuole trasformarlo in fatto criminale.
Martedì 8 novembre alle ore 14,30 inizierà presso il tribunale di Vicenza il processo contro La Marzotto e per la riassunzione di Daniele il nostro delegato RSU licenziato per rappresaglia dalla Marzotto stessa.
E' UN'OCCASIONE PER TUTTI PER MANIFESTARIE UNA SOLIDARIETA' CONCRETA PER IL COMPAGNO E PER LE LOTTE DEI LAVORATORI DELLA MARZOTTO.
Davanti al Tribunale si svolgerà un presidio (autorizzato) dalle ore 14,30.
Partecipate.
cub vicenza
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