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CON IL PROLETARIATO MEDIORIENTALE!

(27 Ottobre 2023)

società incivile

La politica subordina la coerenza agli affari.
La rivoluzione no, perchè non fa affari.

CON IL PROLETARIATO MEDIORIENTALE!
contro le guerre di borghesie fradicie di petrolio


I mercati sembrano insensibili al sangue e alle guerre.
Non sono in caduta libera, a fronte di una globalizzazione ristrutturata, alla ridefinizione delle catene globali di forniture, e alla pressione che i due conflitti “gemelli” Russo-Ucraino e Israelo-Hamas esercitano su petrolio e gas.
Le borse tengono persino in MedioOriente, dove i titoli di stato non si sono impennati come del resto il prezzo dell'energia.
Evidentemente, la mente collettiva di milioni di investitori è abituata a crisi e guerre ricorrenti, ritenendo i tellurici cicli geopolitici una costante di sistema.
E' una convinzione legata alla limitatezza regionale dei conflitti degli ultimi 75 anni.
E' una convinzione in via di ripensamento, come è in ripensamento l'ordine del dopoguerra, sotto attacco com'è dall'insorgenza asiatica.
Certo, la scossa Medioorientale c'è stata, seppur ben assorbita, provocando effetti domino in un mondo legato ad idrocarburi e fondi sovrani, che, a difesa dei suoi profitti senza volto, aveva avviato quel processo di normalizzazione dei rapporti Arabo-Israeliani, attaccati dai missili di Hamas il 7 ottobre.
Ora la prospettiva di una “guerra lunga” rallenta, anche per la tenuta interna dei singoli governi, accordi parziali e superamenti di vecchi, ossificati, schieramenti.

Oltre religioni ed ideologie “buone” per popoli controllati ed oppressi, gli affari, i profitti, il ritorno alla tranquilla estrazione di plusvalore mediorientale, resta il comune, seppur spesso competitivo, obiettivo di tutte le borghesie.
Che alla coerenza teorica perferiscono il pratico sfruttamento.

Come l'Israele sionista, immemore della shoah, con la sua apartheid, spiana Gaza e Cisgiordania.
Come il sultano Erdogan, che da un lato schiaccia i Kurdi, e dall'altro sostiene i “liberatori” di Hamas.
Come i preti barbuti Iraniani, campioni del lancio dell'omosessuale dai grattaceli e del linciaggio di donne “scoperte”, oggi registi della “resistenza” Palestinese.
Come il boia Putin e il “timoniere” Xi, “dittatori” in patria ma alleati dei “popoli oppressi” fuori.

Altro che partito di dio!

Qui il vero dio planetario sono i soldi, lo sfruttamento di natura,
risorse ed esseri viventi, e la perpetuazione di questi.

Bisognerebbe capirlo, con la testa e con l'azione,
combattendolo sul serio questo mondo ingiusto.

SOCIETA' INCIVILE

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