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No Tav

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(12 Aprile 2012) Enzo Apicella

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(La Val di Susa contro l'alta voracità)

La manifestazione del 17 mattina a Torino si fa!

Non facciamoci sviare da notizie false e manipolatorie di provocatori, falsi sindaci e sbirri di varia natura

(13 Dicembre 2005)

E' evidente che nel movimento NO TAV esistono valutazioni diverse sul documento proposto dal governo.
Va ribadito quanto l'unanimità del movimento ha sostenuto in questi mesi: la linea ad alta velocità, voluta e progettata dal capitale, NON VA FATTA perché inutile, pericolosa, costosa e antimodernista.

Chi vuole annullare o svuotare di contenuto la manifestazione del 17 dicembre 2005 mattina non si rende conto o finge di non rendersi conto che questa scelta favorisce i sostenitori della TAV ed i politicanti che faticosamente e volgarmente cercano di introdursi, di mediare e di rappresentare esigenze inesistenti o minoritarie.

Il protocollo sottoscritto dal governo, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dal sindaco di Torino é un capolavoro di politicismo truffaldino che tende a spostare un po’ più in là la realizzazione della linea Torino-Lione ad alta velocità, per consentire uno svolgimento ‘tranquillo’ delle olimpiadi e la realizzazione dei profitti da parte delle società che le sponsorizzano.

Occorre operare di conseguenza alla volontà espressa da migliaia di persone e dalla totalità della popolazione della Val di Susa.

La TAV è un problema nazionale che riguarda tutti, e non solo gli abitanti della Val di Susa, e quindi bisogna agire politicamente di conseguenza. Se si perde in Val di Susa si viene sconfitti in tutta Italia e soprattutto là dove ci sono movimenti contro le TAV, le autostrade, i ponti, gli inceneritori, le centrali turbogas, ecc…

Facciamo crescere il movimento, impedendo che pretestuosi e cavillosi meccanismi politicisti si facciano gioco della buona fede di chi ha lottato e di chi ha la volontà di lottare ancora.

Non facciamoci condizionare dalle marce indietro dei vari partiti del centro-sinistra, dei sindacati confederali e non e dagli aspiranti deputati o senatori che operano in Val di Susa. E’ il momento della scelta: o si sta con la popolazione della Val di Susa o si sta con il capitale, con il profitto e con i servi di questi (Lunardi, la moglie di Lunardi, Bresso e Chiamparino ecc…).
Ricordiamoci al momento del voto o del rinnovo della tessera del sindacato come si sono comportati questi individui e cosa hanno detto.

TUTTI A TORINO IL 17!! LA RESISTENZA CONTINUA IN VAL DI SUSA ED IN TUTTO IL PAESE

Milano, 12 dicembre 2005

Segreteria centrale L’altra Lombardia – SU LA TESTA

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