Capitale e lavoro :: Lavoratori di troppo

Vertenza dell’Arsenale Militare di Taranto

600 lavoratori senza occupazione da un giorno all’altro

(31 Gennaio 2006)

La vertenza dell’Arsenale Militare di Taranto si sposta a Roma. Circa 600 lavoratori si sono ritrovati, da un giorno all’altro, senza occupazione. Più dettagliatamente circa 130 posti di lavoro delle pulizie sono stati persi a causa dei tagli al relativo capitolo d spesa del Ministero della Difesa. La totale soppressione del capitolo di spesa relativo alla manovalanza ha tagliato circa 100 posti di lavoro. Circa 400 lavoratori di appalto prevalentemente metalmeccanico sono a spasso dopo una inchiesta della magistratura che ha rilevato nell’area del citato appalto violazioni di varie norme a partire dalla 626/94 e che ne ha causato la chiusura: in sostanza le responsabilità dell’ente appaltante e delle aziende in questa vicenda la stanno pagando i lavoratori.
I tagli della Finanziaria agli Arsenali avrà certamente ripercussioni negative per i dipendenti diretti, dato che già negli ultimi anni si sono persi circa 500 posti di lavoro, per l’assenza del turn-over.

In sintesi il Governo ed il Ministero della Difesa, mentre non badano a spese per costruire armamenti offensivi e guerrafondai e per missioni di “pace (?)” (in palese contrasto con la Costituzione!), non ci pensano un attimo a mandare alla disperazione centinaia di famiglie, in una realtà, come quella jonica, già disastrata da un punto di vista occupazionale.

Le lotte conseguenti a questa situazione disastrosa, hanno portato, attraverso vari passaggi, ad un incontro che si terrà con la Commissione Difesa martedì 31 gennaio 2006 alle ore 10,00.

In quella sede sarà presentata una piattaforma unitaria territoriale, con integrazioni della scrivente organizzazione Sindacale, al fine di recuperare immediatamente i posti di lavoro, per mantenere i livelli occupazionali attuali. Nella contestualità dell’incontro si terrà presso Montecitorio un presidio di una rappresentanza dei lavoratori, diretti e dell’appalto, che arriveranno da Taranto con vari pullman.

In occasione del presidio la scrivente O.S. invita gli organi di informazione a presenziare al fine di ottenere più particolare ragguagli su questa vertenza.

Per CONFEDERAZIONE COBAS
Salvatore STASI