">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

Iraq/Ferrando: comunicato delle minoranze del Prc di Padova

(16 Febbraio 2006)

Le minoranze del PRC di Padova solidarizzano con il compagno Marco Ferrando sia per la ignobile canea alimentata nei suoi confronti ( che accomuna i fascisti di AN alla segreteria di Rifondazione comunista) sia per la probabile sua esclusione dalle liste dei candidati.

Si tratta in entrambi i casi di comportamenti e decisioni gravi che si inseriscono in un processo già negativo di formazione delle liste condotto in modo arbitrario e proprietario da parte della maggioranza sia nazionalmente che nel Veneto e a Padova.

Il compagno Ferrando ha nella sostanza espresso i seguenti concetti:

a) la missione italiana in Iraq non è una missione di pace ma di supporto all’invasione ed occupazione anglo-americana per interessi politici ed economici;

b) la resistenza armata agli invasori- occupanti è diritto legittimo di un popolo e quindi anche di quello iracheno come fu in Italia la lotta partigiana contro l’occupante tedesco: diritto riconosciuto dall’Onu ed anche da recenti sentenze della magistratura italiana;

c) In Iraq esiste una resistenza armata non terroristica che è perfino riconosciuta dagli americani e con la quale essi stanno perfino trattando;

d) I morti di Nassyria vanno considerati come vittime di guerra alla stregua dei soldati morti nella prima e seconda guerra mondiale. Ad essi ed alle loro famiglie va il massimo di cordoglio e la massima solidarietà

e) Politicamente la loro morte va ricondotta alla responsabilità del governo Berlusconi e alla violazione dell’art. 11 della nostra Costituzione

Noi condividiamo questi concetti che in passato sono stati più volte ribaditi anche dagli stessi dirigenti del Partito, ampiamente illustrati nel giornale “Liberazione” in più occasioni e che hanno fatto parte ed ancora fanno parte del comune sentire della stragrande maggioranza dei militanti di Rifondazione.

L’ attuale posizione della segreteria espressa da Bertinotti e da Gennaro Migliore, stravolge invece, arbitrariamente ed opportunisticamente queste posizioni in quanto:

a) fa proprie, nella sostanza, le motivazioni del governo Berlusconi sulle finalità della missione;

b) sancisce di fatto, la sudditanza del partito alle posizioni moderate ed ambigue dell’Unione sulla questione irachena come è risultato evidente nel corso degli anni;

c) tradisce la passione con la quale migliaia di militanti comunisti hanno manifestato contro la guerra americana anche con azioni di disobbedienza civile

Fausto Bertinotti e la sua maggioranza, colpendo Ferrando, intende così colpire il dissenso interno che è vasto e che è destinato a crescere a seguito della degenerazione riformista impressa al partito negli ultimi due anni che ha comportato la svendita di quel patrimonio di lotte di cui i militanti di Rifondazione sono stati protagonisti nelle fabbriche e dentro e fuori i movimenti che si sono sviluppati dal ’98 in poi. L’accettazione del programma moderato e liberista dell’Unione e la prossima costituzione della sezione italiana della sinistra europea rappresentano il suggello a questo percorso riformista, approdo conclusivo della svolta occhettiana della bolognina.

Alla luce di queste considerazioni, le minoranze del PRC di Padova ritengono che qualora dovesse consumarsi la revoca di Ferrando, verrà meno l’obbligo militante di impegnarsi nel sostegno e nel voto alle liste di Rifondazione comunista pur lavorando per la sconfitta di Berlusconi.

Decidono altresì di organizzare nel breve periodo a Padova una iniziativa sull’Iraq e contro la guerra senza se e senza ma , con la presenza anche del compagno Ferrando.

le minoranze del PRC di Padova

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Dove va Rifondazione Comunista?»

Commenti (3)

Solidarietà a Marco Ferrando

Esprimo grande solidarietà al compagno Marco Ferrando e sostengo la sua candidatura (e anche Progetto Comunista)!
La maggioranza del partito (Bertinotti e Migliore) attraverso questa mossa opportunista, e per prendersi i favori dei liberali, lo hanno escluso attraverso metodi antidemocratici, confermando la deriva socialdemocratica del partito.

(16 Febbraio 2006)

Umberto Bitti

umbitti@libero.it

concordo pienamente

I vostri dubbi sono anche imiei sia sull'esclusione di ferrando che sul comportamento della banda che dirige attualmente r.c..Diquesto passo vedro' rinnegato anche il lavoro che mio padre fece in una formazione garibaldina.Non sono un pacifista per forza equello che dicono oggi sulla resistenza irachena,non i terroristi, dovranno ripeterlo domani per l'iran e per la siria.Mentire serve a poco il vero pericolo per lademocrazia e'il fascista rutelli.

(16 Febbraio 2006)

Dottori Sandro Scansano prov.Grosseto.

r.bels@virgilio.it

solidarietà totale al compagno ferrando

condivido tutto ciò che avete scritto e mi associo a voi; ciò che fa più male è che la maggioranza del gruppo dirigente di quello che pensavo essere un partito Comunista possa essere arrivata ad usare le dichiarazioni del compagno Ferrando, condivise sicuramente dalla gran parte dei militanti comunisti, per offrirlo in sacrificio al banchetto moderato, rinnegando spudoratamente il comune pensare che in questi anni ha caratterizzato rifondazione; cosa non si fa per sedersi sugli scranni del governo dei padroni!!!

(17 Febbraio 2006)

marina alfier collettivo B.Brecth veneto orientale
san dona di piave ve

jimmykairo@libero.it

5458