">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Licenziamenti politici)

Al fianco dei lavoratori Fiat.

No all’accordo, no alla repressione.

(20 Febbraio 2006)

Le lettere di contestazione con sospensione cautelativa immediata dal lavoro giunte a diversi esponenti dello Slai Cobas di Pomigliano, sono la risposta padronale all’ampio rifiuto dell’ipotesi di contratto nazionale che è palesemente emerso ai referendum aziendali.
Viene a galla una intesa di fondo tra azienda e confederali, entrambi interessati a far digerire questo contratto bidone ai lavoratori, senza esclusione di colpi, sino a ricorrere all’utilizzo di gravi atti intimidatori.

Si prefigura così già oggi quel che le forze politiche e sindacali di centro-sinistra intendono fare una volta al governo: deragliare la lotta operaia su piani concertativi chiedendo nuovi e cospicui sacrifici con la scusa del “governo di sinistra”. Questo progetto riceve la benedizione tanto di Montezemolo quanto della “sinistra radicale” guidata da Bertinotti che ha per l’appunto ha sostenuto l’accordo e cerca di legare i movimenti al carro dell’Unione.

Con questi provvedimenti che potrebbero trasformarsi in licenziamenti l’azienda da un lato ha voluto calmare gli operai scomodi in prima linea nelle lotte, e dall’altro ammonire i lavoratori sul comportamento da tenere in fabbrica. Per tale ragione è necessario reagire a tutto ciò con una mobilitazione immediata dei lavoratori per protestare contro i provvedimenti e spezzare il ricatto padronale con la solidarietà.

Allo stesso tempo urge continuare la mobilitazione per il NO all’accordo siglato da Fiom-Fim-Uilm per il secondo biennio economico del contratto nazionale che riduce l’aumento reale medio in busta paga tra i 50 ed i 60 euro, ben al di sotto di quello dei precedenti rinnovi (2001 e 2003), barattandolo con un folle aumento della flessibilità, e più in generale riapre la stagione della concertazione.

Salutiamo quindi con gioia la notizia della bocciatura dell’accordo anche all’Alenia, testimonianza diretta che la mobilitazione operaia non cesserà.

ASSOCIAZIONE MARXISTA RIVOLUZIONARIA-PROGETTO COMUNISTA
SINISTRA DEL PRC
COLLETTIVO DI NAPOLI
www.stampaoperaia.splinder.com

3323