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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio

(20 Febbraio 2006)

La Fiat Ritorna a metodi punitivi anni 50 per intimidire i lavoratori.
Una serie di licenziamenti repressivi sono stati inviati il 17/02/2006, nei confronti dei massimi esponenti dello Slai Cobas e di iscritti.

Riteniamo tali licenziamenti discriminatori, del tutto contestabili.

Dopo la contestata assemblea indetta dalla RSU Fim Fiom Uilm, l’azienda corre loro in aiuto, tentando di intimidire i lavoratori, con atti punitivi, sia nei confronti dello Slai Cobas, che nei confronti dei dirigenti FLMUniti, l’obbiettivo è chiaro tentare di eliminare l’autorganizzazione dalla Fiat, per piegare i lavoratori che iniziano ad alzare la testa in difesa dei loro diritti.

Contemporaneamente i primi risultati sullo sfoglio del referendum evidenziano la grossa vittoria del no sia in Fiat Auto che in altre realtà produttive sul nostro territorio, successo che deriva dalle iniziative intraprese anche dalla FLMUniti con una corretta informazione.

La CUB FLMUniti da piena solidarietà ai lavoratori licenziati e si attiverà per il rispetto dei diritti dei lavoratori, dando piena adesione all’iniziativa di lotta indetta dall’autorganizzazione.

CUB FLMUniti Pomigliano

Commenti (2)

PER IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI.

La mia dignita' di lavoratore con oltre 30 anni di servizio, non mi impedisce di esprimere la mia opinione a riguardo dell'arroganza padrone-fiat nei confronti degli lavoratori.

Siamo nel duemila, in cui la societa' vive momenti di grandi evoluzioni in tutti i settori,e ancora si tenta in tutti i modi, di colpire e di far regredire il rispetto umano delle categorie piu' deboli, appunto gli operai.

Loro, padroni del potere economico, nascondono o fanno finta di ignorare, che la ricchezza che accumulano, e' frutto di sacrifici, e anche, fino a poco tempo fa, di morti oscure, dovute a tante malattie professionali, passate inosservate.

Ma questo non basta, patologie, pensano vogliono raggiungere obiettivi alquanto squallidi e con i loro cervelli perversi, pensano di costringere i bisognosi ad essere schiavi dei padroni, e tornare nel feudalesimo.

Queste idee appartengono a un passato, oggi e' tutto cambiato grazie alla cultura,ritengo anche un umile operario puo' fare i conti in tasca al padrone.E per questo il rispetto verso colui che produce deve essere onorato e gratificato.Non posso continuare, altrimenti mi agito a tal punto,che soffirebbero le mie coronaie.

Ringrazio di cuore per avermi letto.
Saluto con effetto.A presto

(21 Febbraio 2006)

PIZZANO ENRICO

enricofausto@libero.it

Chi semina vento, raccoglie tempesta !

Non è possibile organizzare un agguato come quello messo in atto a Pomigliano pensando che tutto rimanga immutato. Passi le uova, siamo anche a Carnevale .... e poi rinforzano i capelli, ma anche la Democrazia! Ma i bulloni e i bastoni appuntiti usati a mo' di lancie che significano. Perchè tanta rabbia e cattiveria focalizzata cosi' male?
Gli indiani sono estinti, John Ford è morto e tante legnate (gli ultimi cinque anni berlusconiani, sono solo la goccia finale) avrebbero dovuto insegnarci un po' di cazzimma.... magari proletaria! In questo modo siamo solo sottoproletriato straccione, del tutto simile a quello che viene reclutato dai clan della malavita. Ma almeno quelli lo fanno per tanti soldi. Ma davvero credevate che ci potesse essere un contratto dei metalmeccanici diverso da tutti i rinnovi delle altre categorie?

(21 Febbraio 2006)

Giuseppe Russo lavoratore della telecomunicazione

Giuseppe2.russo@telecomitalia.it

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