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(Di lavoro si muore)

Fs, dacci oggi l'incidente quotidiano

Grave un operaio vicino Cassino. Si prepara lo sciopero contro i licenziamenti

(18 Marzo 2006)

Un incidente al giorno. Se ci limitiamo a quelli così gravi da finire sulle scrivanie dei giornali perché c'è il morto o il ferito grave. Ieri è toccato a un altro operaio della manutenzione che lavorava alla sistemazione dei binari nei pressi della stazione di Fontanarosa, nei pressi di Cassino (Frosinone). Sfiorato da un treno interregionale è finito in un fossato, battendo la testa.

Le condizioni sono considerate gravi. A 48 ore dall'incidente di Garbagnate, a 72 dalla morte di un operaio della manutenzione a Foggia, la strage continua nella più completa indifferenza delle Fs. Che, anzi, provano a moltiplicare le piccole provocazioni. L'azienda si era detta disponibile, nel corso di un incontro con i sei sindacati firmatari di contratto, a rivedere il licenziamento di Dante De Angelis, il macchinista e delegato alla sicurezza «bruciato» perché si era rifiutato di guidare un Eurostar equipaggiato con il pedale Vacma (l'ormai famoso «uomo morto», pseudo-sistema di sicurezza risalente agli anni '30), nonostante ben 4 Asl lo abbiano giudicato dannoso per il guidatore e potenzialmente pericoloso per tutti i passeggeri.

Quando, però, i legali di Dante tra cui il prof. Piergiovanni Alleva, dell'ufficio giuridico della Cgil, si sono incontrati con i colleghi della controparte hanno scoperto che per Fs nulla era cambiato: Dante restava licenziato, ma gli veniva offerto un'obolo temporaneo. «Una contradizione concettuale commenta Alleva che può ingenerare equivoci». In pratica, se Dante accettase questo «assegno mensile» riconoscerebbe anche la legittimità del proprio allontanamento. Il provvedimento «coerente con l'impegno assunto in trattativa, dice ancora Alleva, sarebbe invece «la sostituzione del licenziamento con la sosensione cautelativa retribuita per la durata strettamente necessaria» alla risoluzione legale del caso.

A questo punto il coordinatore nazionale dell'Orsa, Bruno Salustri, ha reso noto che il suo sindacato «sta valutando l'idea di proclamare uno sciopero nazionale (insieme a Cgil, Cisl, Uil, Fast); intanto rompiamo le trattative in atto sull'uso del sistemaVacma». Una decisione finalmente chiara e che forse doveva essere presa addirittura prima. Il cooordinamento di base dei delegati Rsu e Rls, intanto, aveva già preso l'iniziativa di indire le «procedure di raffreddamento» previste dalla legge per arrivare a proclamare lo sciopero. Ezio Gallori, lo storico leader dei macchinisti ora in pensione e animatore della rivista Ancora in marcia, ha benedetto l'iniziativa - sia del sindacato che dei ferrovieri di base.

Stigmatizzando però alcune esitazioni dei sindacati, che in un primo momento avevano dato l'impressione di ritenere il licenziamento «un caso individuale». La «durezza» dell'azienda fa insomma saltare uno dopo l'altro tutti gli atteggiamenti mediatori sviluppatisi in questi ultimi anni. In un certo senso, all'interno delle Fs, dà occasione ai sindacati di ritrovare finalmente il senso della propria missione.

FR. PI.(IL Manifesto 17 Marzo 2006)

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