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Emergenza ceneri...

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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
La nuvola di ceneri del vulcano Eyjafjallajokull arriva sull'Italia. A Roma manifestazione in solidarietà a Emergency

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Fermare la guerra Ritirare le truppe

Appello ai pacifisti, alle realtà politiche, sociali, sindacali, agli intellettuali

(17 Giugno 2006)

Il governo appena insediatosi inizia a muovere i primi passi , trovandosi di fronte il macigno della guerra e dell’occupazione militare di Iraq, Afghanistan, Kosovo, per citare le maggiori aree di conflitto e crisi in atto.

Le parata del 2 giugno, militarizzata negli ultimi anni per volere dell'ex Presidente della Repubblica Ciampi, ci ha deluso. Avevamo chiesto con forza che questa occasione si trasformasse in un segnale di discontinuità, con una marcia senza alcun corpo né vessillo militare, all’insegna invece dei valori costituzionali nati dalla Resistenza antifascista , a partire da quell’Articolo 11 divenuto bandiera del grande movimento pacifista italiano.

Di fronte a questi segnali ambigui e negativi riteniamo vada riaffermata con forza l’autonomia del movimento dalle scelte del governo, anche oggi che nella maggioranza di governo ci sono forze politiche con cui in questi anni sono stati condivisi percorsi della mobilitazione No War.

Il prossimo voto del Parlamento sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero sarà una scadenza cruciale e di sostanza, che segnerà per un intera fase politica gli orientamenti del la politica estera dell’Italia. Di fronte a questo passaggio cruciale vogliamo ribadire che le missioni militari in Iraq e Afghanistan costituiscono una gravissima violazione dell’Art. 11 della nostra Costituzione e, allo stesso tempo, un fallimento costoso e sanguinoso sia per il nostro paese che per le popolazioni dei paesi occupati militarmente.

Mascherare questo fallimento parlando di “exit strategy” invece che di ritiro immediato, vorrebbe dire occultare un dato di fatto: queste due guerre imposte dall’amministrazione Bush e condivise dai suoi alleati, si sono rivelate una sconfitta determinata soprattutto dalla resistenza e dalla ostilità delle popolazioni irachena e afgana, dalla delegittimazione della strategia di guerra operata in tutto il mondo dall’azione dei movimenti.

Intorno a questa scadenza occorre annunciare sin da ora che il movimento No War non retrocederà dagli obiettivi avanzati fino ad oggi: ritiro immediato delle truppe dai teatri di guerra. In questo senso è condivisibile il recente appello lanciato da autorevoli personalità del mondo pacifista (Gino Strada, Alex Zanotelli, Tonino Dall’Olio, Luigi Ciotti) sottoscritto da centinaia di persone e associazioni.

Il giorno della votazione in parlamento, i palazzi dove verrà discusso e deciso il rifinanziamento delle missioni militari saranno circondati e assediati dal movimento No War proveniente da tutta Italia che non accetterà niente di meno che una chiara revoca del finanziamento alla guerra e il ritiro immediato delle truppe da Iraq e Afghanistan.

Questo è ciò che chiede chiaramente da anni la maggioranza della società e che nessuna maggioranza parlamentare può permettersi di negare. Il movimento No War interpreta ed esprime il sentimento diffuso di questa maggioranza sociale, la politica non può non tenerne conto. L’opposizione al rifinanziamento di qualsiasi missione all’estero in cui sia previsto l’impiego di truppe italiane, anche quelle definite di “peacekeeping”, il ritiro immediato di tutte le truppe italiane dalle zone di guerra: dall’Iraq, dall’Afghanistan, dai Balcani e da ogni altro scenario di guerra, l’abbattimento delle spese militari e l’aumento degli investimenti sociali sono le condizioni per rovesciare la cultura militarista che in questi anni si è diffusa nel nostro paese, attraverso la retorica patriottarda sulle forze armate e sulle “ missione di pace”.

Nei prossimi giorni occorre determinare le condizioni per una forte pressione dal basso che spinga per il ritiro delle truppe italiane dalle zone di guerra.

Il seguente appello si rivolge a tutte le soggettività che nella nostra città hanno composto il forte e variegato movimento contro la guerra. Occorre battere un colpo, evidenziare la nostra determinazione nel continuare a mobilitarci per il ritiro delle truppe “Senza Se e Senza Ma”.

PER ADERIRE ALL’APPELLO agorapi@officinaweb.it - 050500442


LUNEDÌ 19 GIUGNO ORE 21,15 ASSEMBLEA APERTA ALLA CITTA’ PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI PISA

ADESIONI COLLETTIVE ALL’APPELLO GIUNTE AD OGGI

Circolo ARCI agorà di Pisa - Comitato Unitario per lo smantellamento e la riconversione a scopi esclusivamente civili della base USA di camp Darby - Associazione Italia/Cuba, sez. Camilo Cienfuegos, Pisa - Rete dei Comunisti, Pisa – Associazione Comunista Il Pianeta Futuro – Confederazione COBAS Pisa - Circolo PRC Ponsacco (PI) - Amr Prog. Com., Movimento Cost. Partito Comunista Dei Lavoratori Versilia, Pisa, Livorno – Circolo ARCI Cortemagno Pisa – PRC Essere Comunisti, Pisa - Circolo PRC A. Tognetti, Pisa – Circolo PRC Casciana Terme – Chicco di senape, bottega del mercato equo e solidale, Pisa - Associazione Italia-Nicaragua, Circolo Carlos Fonseca, Livorno - Associazione Sportello per la Pace, Livorno– Emergency Gruppo Pisa - Laboratorio delle Disobbedienze Rebeldía

ADESIONI INDIVIDUALI ALL’APPELLO GIUNTE AD OGGI

Virgilio BARACHINI, Segretario Provinciale della Provincia di Pisa e membro della Segreteria Nazionale dell'Unione Inquilini - Beatrice BARDELLI, giornalista - Paolo BARRUCCI, docente presso l’Università di Firenze - Carlo BAUER, Prof. Associato Università di Pisa - Antonio BENCINI FARINA - Ascanio BERNARDESCHI, Comitato politico regionale toscano PRC - Giovanni BRUNO, insegnante COBAS Scuola – Mauro BULGARELLI , Senatore "Verdi per la pace" – Enrica CARPINELLI – Fabrizio CASOLA, Comitato Politico Regionale PRC - Irene COSTA, Assessore all'Ambiente Comune di San Giuliano Terme - Roberto CINI, segreteria Prov.le PRC Pisa - Mario D'ACUNTO, Ricercatore - Ilio DAINELLI, Comitato unitario Valdera - Corinna DAINI, Pisa - Chiara DAL CANTO, consigliera comunale del PRC al Comune di Ponsacco - Dario DANTI, segretario provinciale PRC Pisa - Manlio DINUCCI, saggista - Marcello DI PIETRO, sistemista informatico di supporto - Marirosa DI STEFANO, Prof. Dip.to di Fisiologia e Biochimica - Antonino DRAGO - Andrea FISONI - Paolo FORNAI, Ingegnere, Portavoce Verdi Pisa - Marco GESI, Segretario Circolo PRC Cascina Terme - Barbara GIANNINI, consigliera comunale del PRC al Comune di Ponsacco - Giovanni GIANFREDA, impiegato - Tiziana GIOVANNETTI - Federico GIUSTI, Confederazione COBAS Pisa –- Giuseppe GRILLI, docente presso l’Università di Pisa – Daniele IPPOLITO, Coordinatore Provinciale dei Giovani Comunisti - Valter LORENZI, Comitato nazionale per il ritiro delle truppe dall’Iraq – Gianfrancesco LUSINI, segretario cittadino PdCI Pisa - Lorena MARZINI, Verdi per l a pace" Livorno - Ezio MENZIONE, avvocato - Sandro MODAFFERI, consigliere comunale gruppo per la sinistra del Comune di Pisa - Franco MORI - Luca ODETTI, Responsabile Scuola, Università e Ricerca Radicali di Sinistra - Carla PELLEGRINI, insegnante - Luigi PICCIONI, Docente Università della Calabria - Clara REINA, ex insegnante - Antonio ROTUNDO - Donatella SALCIOLI, capogruppo "Verdi per la pace" consiglio provinciale di Pisa - Guido STORI RdB Cub Pisa - Abramo TESORO, programmatore - Riccardo TONIOLO, volontario di Emergency - Antonella TURCHI, PRC Terricciola – Simonetta VACCA, "Verdi per la pace" Pisa - Andrea VENTURI, consigliere comunale PRC al Comune di S.Giuliano Terme - Maria Francesca ZINI, responsabile pace PRC Pisa - Monica ZOPPÈ, Ricercatrice biologa, CNR, Pisa

Fonte

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