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(5 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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I due soldati sionisti "rapiti" da Hizbollah sono stati catturati mentre operavano nel Libano

La loro cattura è avvenuta a Aita al Chaab, nel Libano del sud. Tutto quello che avete sentito da giornali e TV è deliberatamente falso

(18 Luglio 2006)

A RICHIESTA DEL CAPO DELLA CENSURA MILITARE DI ISRAELE, IL COLONNELLO SIMA VAKNIN-GIL, LA STAMPA OCCIDENTALE HA ACCETTATO DI FAR CIRCOLARE UNA VERSIONE MONCA DEGLI AVVENIMENTI VERIFICATISI NEGLI ULTIMI GIORNI NEL MEDIO ORIENTE

Ecco i fatti: Hizbollah esige da lunghi anni la liberazione dei prigionieri detenuti in Israele, come p.e. Samir el Kantar, detenuto sin dal 1978, Nassim Nisr e Yahia Skaff, detenuto dal 1982. In numerose occasioni Hizbolla ha dichiarato che avrebbe cercato a sua volta di fare prigionieri dei soldati israeliani-qualora questi si fossero introdotti in Libano, per utilizzarli come moneta di scambio.

Deliberatamente, l’esercito israeliano ha inviato un commando ad Aitaal Chaab, nelle retrovie libanesi. L’Hizbollah lo ha attaccato ed è riuscito a catturare due prigionieri. A questo punto Israele ha finto di essere stata attaccata ed ha iniziato a bombardare il Libano.

Hizbollah, che, dopo la ritirata dal Libano dei siriani, si stava già da tempo preparando a respingere un’imminente aggressione israeliana, ha sparato diversi missili di media gitatata su obiettivi israeliani.

Le agenzie di stampa ed i giornalisti occidentali, accettando l’invito della censura israeliana, hanno rinunciato ad informare in modio veritiero la loro opinione pubblica. Essi non hanno mentito, si sono soltanto astenuti dal rivelare il luogo in cui i soldati israeliani sono stati fatti prigionieri.

Seguendo la stessa logica, molti nostri colleghi nascondo il fatto che obiettivo degli attacchi di Hizbollah ed Hamas sono dei centri militari israeliani, mentre invece ogni cittadino occidentale viene soltanto informato sui cosiddetti «danni collaterali» subiti dai civili. Queste menzogne e queste omissioni alimentano la credenza secondo cui gli arabi sarebbero crudeli, o quanto meno incapaci di colpire gli obviettivi militari.

Agenzia di stampa «Reseau Voltaire»

Fonte

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Commenti (2)

E le fonti?

E le fonti? Prima dell'azione militare ho visto da filamti di agenzie indipendenti, circlate in tutto il mondo, razzi e colpi di artiglieria sparati contro i confini israeliani, e questo è un fatto conclamato. Solo dopo un giorno Israele è entrato in Libano.
C'è da dire che Israele gioca molto sporco e opera un forte controllo della stampa su queste faccende.
Ah, i militari sionisti non esistono più dal 1948, esistono i militari israeliani, questo per precisione, è come parlare di cattura, in Italia, di un partigiano italiano o di un militare della RSI.

(20 Luglio 2006)

SANGRIA

ensign@hotmail.it

Risposta a sangria

Caro sangria

prima di pubblicare questo articolo ci siamo preoccupati di controllare le fonti e in effetti le dichiarazioni ufficiali della polizia libanese parlano di una pattuglia israeliana sconfinate nel sud del libano fino al villaggio di Aita al Chaab.
Se cerchi il nome del villaggio su Google trovi tutte le fonti che vuoi.
Se poi si omette dalla cronoca uno sconfinamento e il successivo attacco israeliano allo stesso villaggio di Aita al Chaab nel tetantivo di liberare i soldati catturati e si fa partire tutto dai missili sparati come reazione dalla resistenza libanese... allora si imbrogliano davvero le carte...

Su fatto che oggi i sionisti non siano piu' sionisti... (scusa il gioco di parole) e' una tua opinione... per rimanere all'esempio che fai tu sarebbe come se l'Italia avesse ancora l'impero di fascista memoria e si sostenesse che essendo passati anni dalla sua occupazione non esista piu' il diritto a combattere gli occupanti.
Spiacente ma non sta scritto da nessuna parte che il diritto all'autodeterminazione dei popoli abbia una data di scadenza!

(21 Luglio 2006)

il pane e le rose

pane-rose@tiscali.it

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