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(4 Novembre 2009) Enzo Apicella
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Via le truppe dall’Afghanistan

Piu’ spese sociali, meno spese militari

(22 Luglio 2006)

Nelle prossime settimane il Parlamento dovrà discutere il rinnovo della presenza militare italiana in Afghanistan.

Si tratta di una brutale occupazione militare, senza giustificazione alcuna, funzionale soltanto agli interessi del governo statunitense e di poche multinazionali.

A causa di questa guerra insensata hanno già perso la vita migliaia di afghani e alcuni militari occidentali (anche italiani), mentre prosperano il fondamentalismo islamico e la produzione di oppio.

I militari italiani devono ritirarsi dall’Afghanistan il più rapidamente possibile, ma deve cambiare l’impostazione generale della politica estera e militare italiana.

Anche in quelle situazioni dove non vi è resistenza armata, e quindi è minore l’attenzione dell’opinione pubblica, le missioni militari all’estero, per quanto mascherate da “ingerenza umanitaria” o “esportazione della democrazia” sono in realtà funzionali agli interessi economici e geopolitici occidentali, con costi elevati anzitutto per lo sviluppo democratico di quei paesi, ma anche per l’occupazione e le finanze pubbliche italiane.

Emblematici sono i casi del Kossovo, devastato da una guerra preparata e voluta dai precedenti governi di centrosinistra, e dell’Albania, da quasi 10 anni sotto occupazione militare italiana, dove si sono trasferite (dopo aver chiuso e licenziato in Italia) migliaia di imprese italiane, approfittando dei salari bassissimi (80-100 euro al mese) e dell’assenza di vincoli ambientali e prelievo fiscale, mentre i contribuenti italiani pagano i costi della missione e il popolo albanese subisce lo sfruttamento e la mancanza di libertà politica.

Chiediamo il ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan e dalle altre missioni militari all’estero e una drastica riduzione delle spese militari (che l’anno prossimo sfioreranno i 27 miliardi di euro, con un’ulteriore, ennesimo aumento), con il ritorno delle forze armate all’unico compito loro assegnato dalla Costituzione, cioè la difesa del territorio nazionale da aggressioni armate esterne, per una politica estera che rispetti il diritto all’autodeterminazione e allo sviluppo democratico di ogni popolo.

Così come ci siamo sempre opposti alla guerra in Afghanistan, come a quella in Irak o in qualsiasi altra parte del mondo, quando al governo c’era Berlusconi, così continueremo a opporci se il governo di centrosinistra continuerà le stesse politiche.

“Bisogna sentire sulla propria guancia
lo schiaffo dato a chiunque,
in qualsiasi parte del mondo”
Ernesto “Che” Guevara

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo di Bussoleno – Valle Susa
Circolo di Piossasco-Cumiana
Circolo Trasporti (Torino)
Circolo Universitario (Torino

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Commenti (2)

AFGHANISTAN DENTRO O FUORI !

Gentili Signori,
a giorni si discuterà in senato il rifinanziamento delle missioni,in particolare quella in Afghanistan.A prescindere dalle polemiche di natura politica(continuità del governo Berlusconi,Missione di pace o missione di guerra,filoamericani o filoeuropei) Qualcuno si è mai chiesto cosa pensa la popolazione civile locale dei militari impiegati sul territorio afghano,tra decenni di occupazione , caos interno , rischio di guerra civile e inoltre Qualcuno si è mai chiesto in quali condizioni opera l'esercito italiano, con tagli finanziari sulle scorte di cibo,sui materiali e sui mezzi........... ? Certo Qualcuno in visita in questo teatro operativo vede solo ciò che è piacevole vedere o che gli viene mostrato, ma non si rende conto dei sacrifici che vengono fatti per preparare le scorte da utilizzare all'atto della visita.Provo ad immaginare come sarebbe la situazione adottando il Codice Militare in tempo di Pace in un territorio dove la Pace è un optional.
Non saranno di certo le truppe italiane a stabilizzare il governo esistente o ad interrompere la produzione ed il traffico di oppio,considerato l'aumento di produzione da 5 anni a questa parte con la "collaborazione" di esponenti filopolitici e di membri della polizia locale.
Quello che veramente serve all'Afghanistan è la realizzazione di strade,scuole, ospedali, linee elettriche,reti fognarie, e attività produttive che diano al paese la possibilità di avere una produzione interna legale che sollevi l'economia locale del Paese.
I terreni sono vasti,il sottosuolo ricco di acqua,ma mancano le strutture per sfruttare le ricchezze terriere,basti pensare a quell'angolo di paradiso nelle valli a sud-ovest di Kabul lungo il passaggio di un torrente.
Se fossimo afghani e l'unica risorsa di sopravvivenza derivasse dalla coltivazione dell'oppio,cosa faremmo?
E se avessimo gli strumenti necessari per lavorare la terra?
Certamente non esisterebbe il problema del costo della manodopera!
L'italia aiuti questo popolo,ma in quest'aria di guerra chi porta pace non porta armi !

(23 Luglio 2006)

giustino

giustino2006@hotmail.it

GLI ERRORI FONDAMENTALI DEL GOVERNO PRODI
NEI SUOI PRIMI 100 GIORNI !!!!!!

ERRORI FONDAMENTALI DEL GOVERNO PRODI !!!!!!!!

a mio giudizio dovrebbe stabilire adesso, tra pochissimi mesi i PRECARI,,
coloro che glia hanno dato il voto ( sopratutto necessario per vincere con lo scarto di poche quantità ).
Se lui ( almeno spero ) risolvesse la situazione per stabilizzare il precario in tempi successivi, tra qualche anno, puo' succedere che il precario attuale che gli ha dato il voto per vincere, tra un anno non è piu' precario, anzi sarebbe disoccupato .............
QUINDI piu' tardi va la risoluzione al precariato attuale a seguito una stabilizzazione e piu' dissenso troverebbe in futuro tra i lavoratori !!!!!

DOVREBBE AVERE IL CORAGGIO DI fare quanto meno( il minimo) cio' che si e' fatto in in SPAGNA con ZAPATERO,,,, cioe' chi lavora da 24 mesi automaticamente si stabilizza la sua situazione...

IL 2° ERRORE DI PRODI è, secondo me, non aver fatto ritirare i militari dalla GUERRA, e come 1° ERRORE non aver STABILIZZATO I PRECARI da subito, nei primi 100 gg di governo,,
Questi argomenti, ricordiamo molto bene, sono stati i due cavalli di battaglia della campagna politica che GLI HA FATTO VINCERE LE VOTAZIONI................

per esempio: BERLUSCA, 5 anni fa dopo la sua vittoria, ha subito alzato le retribuzioni delle pensioni, come aveva promesso in campagna politica, e PRODI dovrebbe fare altrettanto con i PRECARI ATTUALI e i MILITARI in GUERRA ,,,,,,,,

per questo PRODI si dovrebbe VERGOGNARE !!!!!!! serve CORAGGIO !!!! ma da subito ,, altrimenti la gente che lo ha votato non capirebbe piu' quanto vale !!!!!!!!!!! VERGOGNA , VERGOGNA,VERGOGNA ...

(25 Luglio 2006)

DANIELA

danielle.leo@virgilio.it

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