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L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

(3 Dicembre 2011) Enzo Apicella
Martedì scorso il parlamento islandese ha votato a favore del riconoscimento dei Territori Palestinesi come stato indipendente.

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Con il popolo del Libano e della Palestina

(24 Agosto 2006)

Il governo sionista d’Israele mira alla distruzione sistematica del Libano, della striscia di Gaza e della Cisgiordania per cacciare o comunque eliminare la popolazione araba. Questo progetto genocida conferma che il sionismo è un movimento della stessa natura del fascismo e del nazismo. È la forma specifica ebrea del fascismo. È un movimento che cerca di affrontare e risolvere i problemi della società moderna rispolverando vecchi miti (il popolo eletto, la terra promessa, ecc.), proprio come i fascisti italiani avevano rispolverato il mito di Roma imperiale e i nazisti il mito della Germania nibelungica.

Israele si è affermato e continua ad esistere solo grazie al sostegno dell’imperialismo americano ed europeo: è il loro avamposto contro i popoli arabi e musulmani. I governi dei paesi europei collaborano con quello americano e con i sionisti, finanziano lo Stato d’Israele, forniscono supporto logistico alle aggressioni americane e sioniste, sostengono dietro le quinte la loro politica, sono disposti a inviare truppe che completino l’opera incominciata da Israele: disarmare l’unica forza armata libanese capace di far fronte all’aggressione. Pur fra tanti contorcimenti e con discorsi più fumosi, il governo Prodi-D’Alema continua la politica del governo Berlusconi ed è coinvolto in questo bagno di sangue anche se cerca di rivestire i suoi interessi di rapina nell’area mediorientale sotto la bandiera dell’umanitarismo super partes: le basi USA in Italia continuano indisturbate a fare da retroterra alle aggressioni imperialiste, lo Stato d’Israele trova in Italia tutto il sostegno logistico e finanziario che vuole, lo Stato italiano continua a sostenere economicamente, politicamente e militarmente lo Stato d’Israele.

La forma più alta della solidarietà che dobbiamo promuovere con tutti i popoli oppressi è la lotta per porre fine al sistema imperialista.

Moltiplicare la denuncia del sionismo e dell’imperialismo, le manifestazioni di solidarietà con la Resistenza palestinese, libanese e irachena, ma soprattutto rafforzare la lotta contro il governo Prodi: è la forma principale di solidarietà che possiamo dare alla lotta antimperialista di questi popoli.

L’esempio eroico della resistenza opposta dai popoli arabi e musulmani all’aggressione imperialista e sionista richiama alla nostra memoria l’esempio glorioso dei nostri eroi e dei nostri martiri, dei promotori degli inizi del movimento comunista, degli antifascisti, dei Partigiani, di quanti lottarono degnamente contro il regime DC: esempi che i revisionisti e la borghesia cercano di far dimenticare, di cancellare e di denigrare, mentre non esitano a rivalutare con ogni pretesto il fascismo, la Chiesa e ogni forma di reazione.

RITIRO DI TUTTE LE BASI MILITARI E DELLE TRUPPE DELLA NATO DALL’ITALIA E DI TUTTE LE FORZE DI OCCUPAZIONE DALL'IRAQ E DALL'AFGHANISTAN

SOLIDARIETÀ CON HEZBOLLAH, HAMAS, FPLP E TUTTE LE ALTRE FORZE CHE LOTTANO CONTRO LA COLONIZZAZIONE E L’AGGRESSIONE SIONISTA

FERMARE LA NUOVA AGGRESSIONE E I CRIMINI IMPERIALISTI!

Comitato Ilio Barontini di Cecina

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