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Bologna, il corteo degli autoferrotranvieri rompe il divieto imposto dal prefetto

15 Dicembre: sciopero degli autoferrotranvieri aderenti ai sindacati di base. Il corteo raggiunge via Indipendenza nonostante il divieto imposto dal Prefetto.

(16 Dicembre 2006)

corteo autoferrotranvieri bologna

Nonostante la revoca in extremis dello sciopero da parte dei sindacati confederali, il sindacalismo di base ha confermato l'astensione dal lavoro per oggi 15 dicembre. In tutta Italia ha aderito più del 50% dei lavoratori, ottenendo un importante risultato in termini di partecipazione e visibilita'.

A Bologna i lavoratori e le lavoratrici del servizio trasporti appartenenti alle rappresentanze sindacali di base, insieme ad altri precari e precarie solidali si sono dati appuntamento alle ore 10 sotto gli uffici dell'A.T.C. di via Saliceto 3 per protestare contro il mancato rispetto dell'accordo sugli aumenti salariali.

Da qui e' partito un corteo che si e' snodato per le vie bolognesi fino ad arrivare in via Indipendenza, rompendo il divieto imposto dal comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza di manifestare nel centro della citta' durante il periodo natalizio. All'altezza di via Righi comunque il corteo e' stato bloccato da un ingente dispiegamento di forze dell'ordine, impedendo ai manifestanti di raggiungere il Comune, meta prevista dagli organizzatori.

corteo autoferrotranvieri bologna

Aderendo alla piattaforma rivendicativa dei sindacati di base ha partecipato al corteo anche il Laboratorio del precariato metropolitano in lotta CRASH!

Dalle dichiarazioni di un attivista di CRASH!: "Tre sono i punti su cui la manifestazione di oggi ci ha visti insieme ai lavotatori dell'A.T.C. In primo luogo la contrarieta' al processo di privatizzazione dei trasporti pubblici: il comune di Bologna ha infatti previsto la fusione dell'A.T.C. con l'azienda dei trasporti di Ferrara, per la creazione di un'azienda unica a partecipazione privata, per aumentarne la competitivita' sul mercato, il tutto a scapito delle tutele contrattuali dei lavoratori e delle lavoratrici.

In secondo luogo vogliamo rivendicare la gratuita' del servizio pubblico per precari, studenti e migranti.

Infine riteniamo fondamentale che il diritto a manifestare pubblicamente per le vie di Bologna vada difeso, contro il divieto imposto dal Prefetto e dal sindaco.

Con questa ordinanza si cerca di mettere il bavaglio a qualsiasi forma di dissenso che possa offuscare l'immagine della Bologna-ipermercato dove le priorita' devono essere quelle del motorshow e dello shopping natalizio."

Dopo una breve sosta all'incrocio tra via Indipendenza e via Righi, il corteo si e' sciolto alle ore 12:30 circa.

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