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(10 Luglio 2012) Enzo Apicella

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Auchan, un mondo di convenienza?

(4 Dicembre 2006)

Auchan, il centro commerciale che appare come un mondo di convenienza, utilizza oltre il 90% di lavoratori con contratti di lavoro precario.

Molti di essi sono addirittura utilizzati come lavoratori intermittenti, pagati a scatto come se fossero corrente elettrica che si attacca e si stacca, e che devono rendersi sempre reperibili all’Azienda (pena la perdita implicita del lavoro).

Gli atteggiamenti di prevaricazione dei superiori nei confronti dei lavoratori non si contano più, tant’è che molti di noi conoscono personalmente almeno un lavoratore che può testimoniare quello che andiamo dicendo.

Il 20-21 Aprile 2006 si sono tenute le elezioni per eleggere i rappresentanti sindacali di Auchan di Casalbertone e Collatina.

In quei giorni i lavoratori hanno ricevuto svariate telefonate intimidatorie attraverso le quali "venivano invitati a cercarsi un altro lavoro se avessero partecipato al voto".

Le intimidazioni sono hanno coinvolto anche quei lavoratori apparentemente meno esposti, perché in possesso di un contratto di lavoro più stabile (alcuni si sono sentiti dire che il loro part-time non sarebbe mai più stato trasformato in full time).

La vigilanza ha tenuto sott’osservazione tutte le fasi del voto, condizionandole pesantemente. Sono state fatte anche delle videoriprese dei lavoratori che erano intenti nelle operazioni di voto.

Boicottiamo Auchan, compriamo nei piccoli negozi, nelle piccole botteghe che stanno morendo per l’aggressività di questi mostri dell’illegalità e dello sfruttamento che sono i Centri Commerciali.

Commenti (1)

PERFETTAMENTE DACCORDO, MA..

Sono perfettamente daccordo con quanto riportato nell'articolo, ma in tutti qesti discorsi di boicottaggio ci si dimendica un pò troppo spesso di tutti quei lavoratori che lavorano onestamente, in questi centri commerciali, e che forse sono sottoconsiderati perchè colpevoli di avere un contratto a tempo indeterminato.
si idntifica un'azinda come un ente unico, peccato che chi ci rimette poi sono sempre i lavoratori..
colpirne uno per danneggiarne cento?
forse la via è un'altra, cioè esigere legaltà.
forse i sindacati sono anch'essi troppo presi al mantenimento dei loro privilegi personali, dato che dietro il paravento della denuncia non ci sono spessissimo fatti

Cordialissimi saluti

(23 Febbraio 2010)

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