Capitale e lavoro :: Lavoratori di troppo

Bologna: Sala Borsa tra i due litiganti. E i lavoratori pagano a caro prezzo.

(5 Gennaio 2007)

Il braccio di ferro che si protrae da mesi tra il sindaco Cofferati e Bellentani, gestore degli spazi commerciali della Sala Borsa, ha portato come effetto immediato la mobilità dei 44 lavoratori, con il rischio reale di licenziamento a partire dal 6 Gennaio.

La causa ufficiale è che, l'azienda di Bellentani, dopo aver perso il contenzioso con Il Comune di Bologna è stata costretta a liberare i locali e così causa cessazione d'attività i lavoratori, come se fossero merce, vengono messi in mobilità.

Ed intanto con le feste alle porte e con gli sconti del 30, 50 e 70% i lavoratori continuano ad essere sfruttati sempre di più, con lo spettro licenziamento sempre più concreto.

Fino ad oggi risposte concrete per giungere ad una soluzione non ce ne sono state né dal Comune né tanto meno dai sindacati confederali.

Anzi per dirla tutta c'è pure chi pensa che visto che il 6 Gennaio si chiude sarebbe opportuno prolungare il contratto dei dipendenti fino al 28 Febbraio, visto che ci saranno da smontare scaffali e vettovaglie varie di bar, ristoranti e librerie dove sono impiegati i lavoratori.

Ma tutto questo rientra nelle mansioni spettanti a dipendenti di librerie, bar e ristoranti? La risposta è no in quanto sono attività di facchinaggio che prescindono dalle consuete gestioni quotidiane.

Come al solito tirando le somme chi paga è sempre e solo la classe lavoratrice.

Il Movimento per la Costituzione del Partito Comunista dei Lavoratori sostiene la lotta dei lavoratori di Sala Borsa Chiedendo:

- un intervento pubblico mirato alla salvaguardia dei posti di lavoro in Sala borsa;
- immediato ritiro della mobilità;
- fine delle politiche concertative.

la sezione di Bologna del mPCL si riunisce tutti i mercoledì in via Cuccoli 1/c (Zona san Donato)
per informazioni: Tel. 388/6184060; pcl.bologna@virgilio.it

Movimento per il
Partito Comunista dei Lavoratori
Bologna