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Addio compagne

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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

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(23 Febbraio 2007)

“I giovani del Prc, analogamente a quanto espresso dalla segreteria nazionale del partito, ritengono il comportamento adottato da Franco Turigliatto incompatibile con la linea politica del partito. Ma non solo. Lo riteniamo un atto violento e prevaricatorio nei confronti delle iscritte e degli iscritti del partito, tra cui ci sono anche i giovani comunisti. E’ per questo che pensiamo che Turigliatto e il suo modo di comportarsi non possano più far parte della nostra comunità politica.

Il fatto che dirigenti locali di questa organizzazione utilizzino il loro ruolo per parlare a nome di tutte e di tutti i giovani del partito è non meno grave. Per questo smentiamo con forza le dichiarazioni di Giulio Calella, esponente di una corrente di minoranza interna, a nome di tutto l’esecutivo nazionale dei giovani comunisti”.

Roma, 22 febbraio 2007

Elisabetta Piccolotti e Federico Tomasello, portavoce nazionali Giovani comunisti/e

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Commenti (1)

brutta sorpresa

Il comportamento di RC e dei suoi dirigenti in seguito alla crisi di governo mi ha molto dato da pensare. Qualche giorno prima, a Vicenza, ero rimasto molto contento del fatto che un partito di governo avesse il coraggio di scendere in piazza contro una decissione imposta dall'alto,per via dei numerosi significati che quella iniziativa ha via via assunto.
Poi la crisi, e tutti contro Turigliatto, dopo essersi fidati di COSSIGA, ANDREOTTI e PININFARINA (Goebbels non era libero?); improvvisamente Giordano comincia a farfugliare deboli parole di scusa, aggressioni verbali e fisiche a Rossi e Turigliatto, in culo alla nonviolenza del guru in cachemire.
E poi, la resa senza condizioni alle 12 fatiche del vecchio volpone democristiano che con il suo socio stalinista baffuto tutto questo hanno orchestrato.
Quello che vorrei qualcuno mi spiegasse: era tutta una finta? una specie di ammuina in cui RC faceva la parte del leone gridando coi megafoni cose che tanto non sarebbero cambiate, D'Alema che faceva la voce grossa e poi il solito nulla di fatto.
Invece, secondo me, uno dei pochi onesti non ci è stato, e tutti se la sono pèresa con lui per la mancata commediola.
Ho 40 anni, lavoro da sempre e da sempre voto comunista,mai una volta i DS o comunisti(delle balle)italiani; vi ho sempre difeso, in ogni luogo, per la vostra fino ad oggi presunta coerenza.
Ditemi ,compagni, con che faccia scenderete in piazza contro il macello prossimo venturo in Afghanistan? E se la situazione precipitasse con l'Iran? non crederete mica che l'ONU dia l'embargo agli americani?
La lotta contro l'imperialismo, il terrorismo ed il neocolonialismo è oggi a mio avviso, assoluta priorità di un partito che si dichiara comunista,ma forse è tempo che togliate quella dicitura e quel simbolo dalle vostre bandiere, se vi è rimasta un bricioolo di onestà intellettuale. In questi giorni ho scritto delle mail di fuoco ai vostri indirizzi, ma volevo dirvi queste cose con calma, ma sopratutto con il dolore di un tradimento che non posso dimenticare. Spero solo che il comunismo vi sopravviva.
HASTA LA POLTRONA!

Walter Moresco

(26 Febbraio 2007)

WALTER MORESCO

WALRED@LIBERO.IT

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