Capitale, ambiente e salute :: Il saccheggio del territorio

Verona: "L'Alta velocità è solo uno spreco"

(29 Novembre 2002)

«A cosa servono i treni ad Alta velocità che vanno a 300 all'ora se il 70% dei passeggeri italiani usa il treno per tratte inferiori a 100 chilometri, se le lunghe distanze sono percorse solo dal 7% e se in Italia ogni 50 chilometri c'è una città e quindi una fermata obbligatoria preceduta da una frenata lunga 15 chilometri?»

Fiorenzo Fasoli, segretario di Rifondazione comunista, esprime dubbi che riaprono il dibattito su una delle più controverse opere pubbliche italiane a poche settimane dalla riunione del Cipe - 19 dicembre - che dovrebbe trasformare in «progetto obiettivo», cioè con iter accelerato, la tratta da Brescia a Verona (Madonna di Dossobuono). Ieri Fasoli, con Renato Peretti e Luciano Venturi, ha ricordato: «L'Alta velocità non serve alle merci, che non possono viaggiare a più di 120 all' ora. Assorbe i passeggeri liberando per le merci le linee normali? Ma allora bastava quadruplicarle senza spendere migliaia di miliardi!».

Rifondazione ha ricordato anche le recenti dichiarazioni dell'assessore ai Lavori pubblici della Provincia Gilberto Pozzani, che alle preoccupazioni ambientaliste dei Comuni interessati dall'attraversamento ha opposto l' argomento del valore strategico ed economico della Tav.

«In realtà, al di là delle ovvie resistenze dei Comuni, al progetto manca tuttora il famoso rapporto costi-benefici. Quanto ai Comuni, invece di fare vera opposizione al progetto puntano solo a spostare i binari sulla terra dei vicini».