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(14 Aprile 2011) Enzo Apicella
Il libretto YouCat (young catechism) stampato dal vaticano in milioni di copie e' stato mandato al macero per un errore di traduzione (risultava lecito l'uso del preservativo)

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Solidali con il Papa? No, grazie!

(18 Gennaio 2008)

Con una nota inviata a tutte le sedi della Giunta e in tutti gli Enti Strumentali via e-mail da parte della dirigente Neva Sbrissa, si invitava i dipendenti ad una manifestazione di solidarietà Benedetto XVI, a seguito della rinuncia, da parte di questi, a partecipare all’apertura del nuovo anno accademico.

Come lavoratori della Regione Lombardia siamo contrari a questa iniziativa strumentale che vuole costringerci ad assumere posizioni e decisioni a favore di una parte, quella di Ratzinger, dogmatica e reazionaria in campo etico e religioso, ma non solo (fecondazione assistita,aborto, copie di fatto, ecc.).
Questa campagna nata dalla scelta del papa di rinunciare ad andare all’innaugurazione della Sapienza, in realtà mira ad eliminare la libertà di manifestare il dissenso e l’opposizione verso i poteri costituiti. L’accusa che viene formulata, è che a tale scelta il vaticano sia arrivato, “grazie” all’azione di alcuni “cattivi professori” e studenti contestatori, che hanno impedito il confronto e il riconoscimento del diritto altrui di replica. La realtà è proprio l’opposto, infatti diversi professori venuti a sapere che l’anno accademico fosse egemonizzato esclusivamente dal Papa hanno avuto il “coraggio” di manifestare le loro opinioni e di rivendicare contro l’onnilaterale subordinazione al papa, il loro diritto di critica rispetto alle posizioni della gerarchia ecclesiastica.

Anche in questa circostanza (con la cassa di risonanza dei giornali, TV) si tenta di far passare un messaggio chiaro: chi dissente dalla posizioni dettate dai poteri dominanti deve essere tacciato di intollerante, pericoloso, va isolato e piegato. Mentre, invece, chi è pronto a scattare sull’attenti alle telefonate del Cardinale Bertone o ascoltare la voce formigoniana all’auditorium Gaber , potrà godere dei benefici economici e/o politici.
Non che i fautori della lettera (67 docenti di Fisica dell’università) prendessero le distanze dall’ideologia dominante, il che sarebbe pretendere troppo da questa elité, soprattutto per quanto riguarda la prostituzione dei tecnici, della tecnica e della scienza al mondo degli affari e del profitto. Il punto è che hanno osato criticare le posizioni del Papa, nelle quali si suppone una superiorità del Dio (cristiano) quindi della chiesa rispetto alla scienza in generale e rispetto alle altre religioni.
Alcuni professori della Sapienza hanno evidenziato nella lettera la pericolosità di questo programma dal punto di vista politico e culturale:

“basta pensare alla reazione sollevata nel mondo islamico dall'accenno alla differenza che ci sarebbe tra il Dio cristiano e Allah - attribuita alla supposta razionalità del primo in confronto all'imprevedibile irrazionalità del secondo - che sarebbe a sua volta all'origine della mitezza dei cristiani e della violenza degli islamici. Ci vuole un bel coraggio sostenere questa tesi e nascondere sotto lo zerbino le Crociate, i pogrom contro gli ebrei, lo sterminio degli indigeni delle Americhe, la tratta degli schiavi, i roghi dell'Inquisizione che i cristiani hanno regalato al mondo”.

Crediamo che si vogliono mettere a tacere questi elementi di denuncia e di critica contro la gerarchia ecclesiastica che ha le sue responsabilità anche nell’attuale epoca della guerra infinità, dei nuovi capitoli che si vogliono aprire (vedi Iran), nel sostegno a regimi dispotici e sanguinari e sulla responsabilità della borghesia e dei propri governi nella situazione di crisi, come quella attuale, che impone il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro nelle metropoli imperialiste, di una guerra non dichiarata scatenata dai padroni contro i lavoratori, guerra fatta dai morti sul lavoro (i morti della Thyssen Krupp sono un episodio tragico) e di repressione verso chi lotta per difendere le proprie condizioni di vita e lavoro (lo vediamo con i licenziamenti politici di questi giorni a Pomigliano, Termoli e Melfi, la criminalizzazione di chi protesta a Napoli , le denunce contro il movimento No Tav e No dal Molin).
Che poi il papa, con una sapiente comunicazione, abbia annunciato che non intendesse obbligare nessuno a credere, non cambia nulla. Semplicemente il papa non ha più il potere per farlo. Quando ha potuto lo ha fatto.

Che poi la religione si serva delle vie “umane” messe a disposizione dalla divina provvidenza per preparare sulla terra la venuta del regno di dio è ampiamente confermato, in Regione Lombardia, dalla presenza di enti religiosi nella gestione di grosse fette di denaro pubblico.

un gruppo di lavoratori della Regione lombardia compresi i delegati RSU dello SLAI COBAS

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