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(1 Febbraio 2003)
Giovedì 23 gennaio 2003, la Digos di Roma e Bologna ha effettuato una perquisizione nell'abitazione di un militante del Cobas Lavoro Privato - Cobas Energia, nonché di altri compagni romani. Il pretesto per questa azione intimidatrice è un "provvedimento contro IGNOTI per il reato di cui all'art.280 CP, commesso a Bologna il 19 marzo 2002 ai danni del professor Marco Biagi".
Come recita il mandato stesso la magistratura non ha nessuna idea contro chi muoversi e quindi va a tentoni, coinvolgendo i militanti più o meno noti di aree politiche e sindacali non omologate alle scelte governative, padronali e culturali.
Si sequestrano materiali del tutto legittimi e computer, rendendo difficile ai compagni poter proseguire l'attività a sostegno dei lavoratori, dei disoccupati e dei precari.
La Confederazione Cobas esprime solidarietà a quanti sono sottoposti a questi provvedimenti repressivi e denuncia questi tentativi di criminalizzazione dell'opposizione reale alle politiche governative, siano esse contro i lavoratori che contro le popolazioni oppresse del mondo: la probabile guerra contro l'Iraq non potrà che aumentare anche i livelli repressivi interni.
Roma, 25/01/2003
Cobas Lavoro Privato - Cobas Energia
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