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(17 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Ancora un libro di Giampaolo Pansa: "I vinti non dimenticano".

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(Ora e sempre Resistenza)

Padova: provocazione fascista contro la sede del PRC

(17 Aprile 2003)

Sabato 12 aprile ignoti vandali hanno danneggiato l'insegna della federazione padovana del PRC e hanno tracciato una firma inequivocabile, una croce celtica, sulla robusta serranda che ne protegge l'entrata, che hanno inutilmente cercato di sollevare con il probabile intento di infliggere danni di maggior entità.

Atti di questo genere contro il nostro partito non ci stupiscono, sia per il chiaro impegno antifascista che profondiamo quotidianamente, ispirato ai valori della Resistenza, madre della Repubblica e di quella costituzione che la nuova destra che governa il paese vorrebbe cambiare perché di ispirazione "bolscevica"; sia perché gesti intimidatori di questo tipo non di rado colpiscono le nostre sedi in tutto il territorio nazionale.

Non ci sfugge tuttavia il particolare momento in cui ciò avviene, all'indomani della conclusione televisiva di una guerra ancora in corso, che ha fatto esultare le destre di tutto il mondo, quasi che le guerre diventassero giuste quando vittoriose. L'attacco al movimento pacifista è frontale. Dà il la a questa campagna il Presidente del Consiglio, che dopo aver per 20 giorni dubitato in sintomatico silenzio dell'unica cosa certa di questa guerra, la vittoria delle forze angloamericane, torna a mostrare tutta la sua dentatura in tv, intimando ai milioni di italiani che hanno esposto le bandiere e si sono mobilitati per la pace di procedere ad un rapido pentimento. A cascata si rinvigorisce l'aggressività della destra, ben rappresentata dagli insulti in prima pagina e dalle menzogne quotidiane di testate come Libero. Non ci stupisce perciò che qualche cretino si senta autorizzato a sostenere le ragioni che non ha con atti vandalici che vorrebbero colpire il PRC, una forza politica schierata senza se e senza ma dalla parte della pace e dei diritti per tutti, anche per i lavoratori migranti. Del resto in questa città abbiamo dovuto ascoltare commenti bonari e dichiarazioni di amicizia verso la destra neonazista perfino da assessori del Comune.

Attenzione, dare spazio a questo estremismo è un gioco pericoloso che può scatenare altri estremismi. Dall'11 settembre ripetiamo: NO ALLA GUERRA E NO AL TERRORISMO, due facce della stessa medaglia. Per questo continueremo a lavorare all'unica alternativa, quella di UN ALTRO MONDO POSSIBILE, ma sapremo anche difendere il processo di costruzione di questo mondo nuovo, di pace, uguaglianza, diritti e vera democrazia, da chi non avendo argomenti usa la violenza per ostacolarci.

La segreteria provinciale del PRC

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