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Seminario Comunista Internazionale di Bruxelles

L'intervento della Rete dei Comunisti

(20 Maggio 2010)

Innanzi tutto grazie ai compagni del PTB per il loro invito e per l’opportunità di ampio confronto che mettono a disposizione dei comunisti.

La crisi in Italia ha tutte le caratteristiche che si possono osservare in moltissimi altri paesi del mondo:
- Precarizzazione generalizzata delle condizioni di lavoro
- Durissimo attacco alle condizioni materiali delle classi subalterne
- Processi di privatizzazione che toccano in profondità l’apparato dei servizi pubblici e dello Stato
- Aumento esponenziale della disoccupazione
- Attacco a tutti i diritti sociali, civili e di libertà individuale
- Militarizzazione dei territori, della società e della cultura

La caratteristica che differenzia l’Italia in comparazione con gli altri paesi è però, come tutti sanno, la leadership dell’attuale governo in carica. Parlare di Berlusconi e del berlusconismo meriterebbe una trattazione impossibile in questi pochi minuti a disposizione.
In estrema sintesi possiamo dire che Berlusconi incarna perfettamente il tipo di borghesia analizzata all’inizio del secolo scorso da Antonio Gramsci: una borghesia retriva, improduttiva, speculativa e oggi legata intimamente alla criminalità organizzata.
Il successo di Berlusconi è il prodotto del fallimento di un’intera classe politica di destra, di centro e di sinistra.

La dissoluzione del PCI è stato il punto finale dell’esperienza socialdemocratica in Italia e l’inizio della trasformazione neoliberale del fronte politico, sindacale e sociale che era nella sua orbita.
Negli ultimi 15 anni i Partiti Comunisti nati dalla dissoluzione del PCI hanno seguito una linea neo-riformista pragmatica, di privilegio dell’ambito parlamentarista, sino all’internità in governi chiaramente neoliberisti, militaristi e filo imperialisti, di cui l’ultimo è stato l’esecutivo Prodi, caduto nel 2008.

Dalla sua costituzione la Rete dei Comunisti ha lavorato direttamente ed indirettamente all’interno dei movimenti sociali, del movimento contro la guerra e nella solidarietà internazionalista.
A livello sindacale la nostra organizzazione ha avuto un ruolo centrale nella nascita e nello sviluppo dei sindacati di base ed indipendenti italiani.
Colgo l’occasione per comunicarvi il prossimo appuntamento congressuale del sindacalismo di base italiano, dal 21 al 23 maggio a Roma. In quest’occasione, alcuni sindacati di base (RdB,SdL, settori della CUB) andranno alla fondazione di un nuovo soggetto sindacale, l’USB, che riunirà la gran parte dei sindacati di base esistenti nel nostro paese.
La prima iniziativa dell’USB sarà la manifestazione nazionale del prossimo 5 giugno a Roma al fianco del popolo greco e contro i provvedimenti economici del governo italiano.

Di fronte all’attuale profonda crisi delle esperienze dei PC nel nostro paese la nostra organizzazione è chiamata a rispondere a domande politiche molto grandi e complesse.
Negli ultimi anni stiamo migliorando la nostra struttura organizzativa, passando anche attraverso forme aperte di dibattito, in dialettica diretta con tutte le forze politiche comuniste e di sinistra, con i moltissimi militanti di base disorientati dai tanti errori delle dirigenze.

Il nostro obiettivo è concentrare tutte le energie accumulate in questi anni per rafforzare la nostra fisionomia e la nostra proposta all’interno del conflitto di classe.
In questo lavoro è stata e continua ad essere fondamentale l’analisi teorica sulle profonde e costanti trasformazioni del sistema economico e produttivo. Dobbiamo adattare le nostre forme organizzative alla nuova composizione di classe determinatasi con il superamento progressivo di vecchi modelli di produzione, spazzati via dalle recenti rivoluzioni tecnico scientifiche, soprattutto nei paesi più sviluppati.
In questo nuovo contesto noi crediamo che il modello di “partito di massa” non risponda più alle esigenze d’organizzazione dei comunisti. Stiamo lavorando ad una nuova ipotesi ed ad una nuova forma organizzativa, che chiamiamo “organizzazione di quadri con funzione di massa”.
Attraverso le esperienze concrete che stiamo facendo all’interno dei movimenti che si producono nelle grandi aree metropolitane, nelle città ed in tutte le realtà dove siamo presenti andiamo ogni giorno a verificare l’aderenza di questa nuova forma organizzativa alla realtà.
Il Seminario Comunista Internazionale di Bruxelles è un momento molto importante per confrontare tattiche e strategie tra forze comuniste, in modo da valorizzare al massimo il nostro coordinamento in una fase storica eccezionale, nella quale è possibile il rilancio delle idee socialiste e delle organizzazioni comuniste.

il report sul seminario esce domani su www.contropiano.org

La Rete dei Comunisti

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