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(24 Settembre 2010)
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Disoccupazione giovani +27,9%, record da 1999 I dati dell'Istat relativi al secondo trimestre 2010 23 settembre, 19:39 s ROMA - Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2010 e' salito all'8,5%.
Lo comunica l'Istat aggiungendo che si tratta dal livello piu' alto dal terzo trimestre del 2003.
Sempre con riferimento al tasso di disoccupazione destagionalizzato (8,5%) si registra un aumento di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre e di 1,0 punti rispetto al secondo trimestre 2009. L'istituto, fa notare, come "in termini congiunturali si registra un incremento più rallentato". Guardando ai dati non destagionalizzati (tasso di disoccupazione 8,3%), si nota come il tasso maschile cresca dal 6,3% del secondo trimestre 2009 al 7,6%. Mentre quello femminile passa dal 8,8% al 9,4%. Nel nord l'innalzamento dell'indicatore (dal 5 al 5,9%) riguarda sia gli uomini sia le donne; nel centro, il tasso si porta al 7,1% (6,7% un anno prima) per una crescita dovuta solo agli uomini. Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione risulta pari al 13,4% (dall'11,9% di un anno prima), con una punta del 16,4% per le donne. Inoltre, il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta per la sesta volta consecutiva, portandosi all'11,6% (10,9% nel secondo trimestre 2009).
DISOCCUPAZIONE GIOVANI +27,9%, RECORD DA 1999 - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel secondo trimestre del 2010 è salito al 27,9%. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del dato più alto dal secondo trimestre del 1999.
IN SECONDO TRIMESTRE -195 MILA OCCUPATI SU ANNOI - L'occupazione nel secondo trimestre del 2010 è diminuita di 195 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2009 (-0,8%). Lo rileva l'Istat, precisando che il numero di occupati (in termini destagionalizzati) risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto al trimestre precedente pari allo 0,1%.
La contrazione tendenziale e' la sintesi di una sostenuta riduzione della componente italiana (-366 mila unita') e di una significativa crescita di quella straniera (+171 mila unita'). Persiste, nel confronto tendenziale, la forte riduzione - spiega l'Istat - del numero degli occupati nell'industria in senso stretto, soprattutto nel nord. Il tasso di occupazione nel secondo trimestre 2010 e' cosi' pari al 57,2%, con una flessione di 7 decimi di punto percentuale rispetto al secondo trimestre 2009. In particolare la sensibile riduzione tendenziale del numero di occupati nell'industria in senso stretto (-274 mila unita', pari al -5,7%) riguarda in misura consistente, oltre che i dipendenti delle regioni settentrionali le imprese di media dimensione. E mentre nei valori assoluti il calo e' piu' accentuato per gli uomini in confronto alle donne, il ritmo di discesa tendenziale dell'occupazione femminile (-7,9%) si conferma piu' accentuato rispetto a quello maschile (-4,8%). Inoltre, sempre nel secondo trimestre, il numero degli occupati a tempo pieno registra una riduzione tendenziale dell'1,6% (-316 mila unita').
Il risultato e' determinato principalmente dalla netta discesa dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato (-283 mila unita'), in particolare nelle imprese di media dimensione della trasformazione industriale. A tale calo si associa quello dei dipendenti a termini (-51 mila unita') non compensato dalla modesta crescita dell'occupazione autonoma a tempo pieno (+18 mila unita'). Dopo la discesa intervenuta nel corso del 2009, gli occupati a tempo parziale continuano a segnalare di crescita significativi (+3,6%, pari a 121 mila unita' in piu' rispetto al secondo trimestre 2009). L'incremento e' dovuto esclusivamente al part-time di tipo involontario, ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno.
2,136 MLN IN CERCA OCCUPAZIONE,MASSIMI 2001 - Nel secondo trimestre del 2010 il numero delle persone in cerca di occupazione ha raggiunto (in termini destagionalizzati) 2,136 milioni di unità, con un aumento dell'1,1% rispetto al primo trimestre (+24 mila unità), rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente l'aumento e del 13,8%. Lo comunica l'Istat, precisando che in valori assoluti (2,136 milioni) si tratta del livello più alto dal secondo trimestre 2001.
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