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Belgrado, la furia fascista contro il gay pride

(11 Ottobre 2010)

Estrema destra scatenata contro il Gay Pride di Belgrado. Un appuntamento importante, preparato da tempo, nella tensione agitata dalle provocazione e dalle minacce dei gruppi fascisti e religiosi. 5mila poliziotti hanno protetto il corteo dell'orgoglio omosessuale stamane, un migliaio i partecipanti, molte le figure pubbliche serbe e straniere che vi hanno partecipato.

Era una scadenza interessatamente attesa dal governo Tadic, con la connessa valenza di altro test agli occhi dell'Unione Europea per l'ingresso della Serbia nella comunità... L'ultima sfilata del Gay Pride si era consumata nel sangue, nel 2001, a causa dei gruppi di estrema destra, ragione per la quale lo scorso anno la manifestazione è stata nuovamente annullata visto il crescere delle minacce.

I fascisti hanno scatenato il caos: stamattina è stata attaccata la sede del Partito Democratico e del Partito Socialista, nel pomeriggio si sono verificati violenti scontri con la polizia che hanno portato a decine di feriti ed arresti. Già ieri pomeriggio migliaia di persone avevano sfilato nella "passeggiata della famiglia", oggi gruppi di preti ortodossi e di credenti con icone e stendardi religiosi hanno contestato il Gay Pride. Le proteste dei fascisti, composte in prevalenza da gruppi ultras di Belgrado e dintorni, sono l'ennesimo segno della barbarie omofobe e sessiste alla quale dare battaglia.

infoaut, 10 ottobre 2010