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(14 Maggio 2012) Enzo Apicella

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Ipotesi di accordo sulle aree dismesse di Arese

la valutazione dello Slai Cobas Alfa Romeo

(24 Febbraio 2003)

Il 16 febbraio è stata raggiunta un’ipotesi di accordo tra le proprietà delle aree del comprensorio ex Alfa Romeo di Arese (Estate Sei e Aig Lincoln) e le organizzazioni sindacali dello stabilimento.
Quest’ipotesi di accordo ora sarà posta al vaglio delle assemblee dei lavoratori convocate per il 25 febbraio e se approvata sarà definitivamente siglata all’incontro del 26 alla Regione.
L’ipotesi di accordo che ha visto la sigla di Cgil-Cisl-Uil e Slai-Cobas, (la Flmu-cub si è riservata di consultare le strutture esterne prima di siglare), pone alcuni punti fermi per quanto riguarda le aree, i lavoratori del consorzio e le condizioni sindacali.

Le aree del comprensorio ex Alfa Romeo di Arese sono state progressivamente smantellate e vendute in questi ultimi anni. Gli attuali proprietari sono :
- Aig Licoln ( ABP SpA ) è proprietaria delle aree definite CRAA e interamente dismesse
- Estate Sei è invece proprietaria delle aree in cui è tuttora in corso l’attività produttiva di ciò che rimane della Fiat Alfa Romeo.

Dopo vari blocchi alle portinerie, e numerose manifestazioni, le due società sono state costrette a trattare e si è arrivati ad una ipotesi di accordo.

Per quanto riguarda Estate Sei si sapeva da tempo che nel 2005 sarebbe scaduto l’affitto alla Fiat delle aree in cui permane la possibilità di una continuità produttiva. La nostra lotta perchè venga conservata ad Arese la produzione di auto ecologiche doveva per forza ottenere che Estate Sei garantisse a Fiat la possibilità di proseguire l’utilizzo di queste aree : per non offrirle l’alibi giustificativo dello smantellamento definitivo. E questo è stato sancito nell’accordo :
“Per parte sua, con riguardo alle aree di sua proprietà, Immobiliare Estate Sei, si impegna a mantenere le attività in atto, relative all'Alfa Romeo ed all'auto ecologica, se richiesta da FIAT Auto”

Per quanto riguarda le immense aree già dismesse dovevamo per forza intervenire perchè si prefigura l’istallazione nel prossimo futuro di numerose aziende : a cui i lavoratori attualmente in Cigs possono essere obbligatoriamente costretti a trasferirsi.
Gli obiettivi che abbiamo rivendicato con la proprietaria Aig Lincoln, che è quella che insedierà i futuri centri produttivi, sono questi :

- Contrastare l’insediamento di attività produttive marginali ( come era cominciato con Rotamfer e Caris ). L’accordo prevede che “le attività da avviare dovranno avere carattere di elevata qualità e specializzazione e/o di servizio alla produzione”
- Rivendicare per i lavoratori che in esse saranno collocati la tutela di diritti che attualmente vengono normalmente manomessi :
1. “le Imprese Insediate applicheranno, ricorrendone i presupposti di legge attualmente previsti, l'art. 18 della statuto dei lavoratori”
2. “le Imprese Insediate applicheranno il contratto collettivo nazionale di lavoro”
3. “Le assunzioni dovranno essere di norma a tempo indeterminato”.
4. “Le imprese insediate metteranno a disposizione dei lavoratori locali mensa e luoghi destinati alle assemblee”.


L’obiettivo più avanzato che ci siamo prefissati di ottenere è quello che la frammentazione dei lavoratori nelle aziende che si insedieranno e quindi la distruzione del loro forte potenziale di lotta che avevano quando tutta l’area era occupata dalla grande Alfa Romeo fosse contrastato ottenendo una rappresentanza sindacale di sito. Che vuol dire che tutti i lavoratori, al di là dei settori produttivi di appartenenza, potranno darsi una rappresentanza sindacale unificata in grado di rappresentarne totalmente i diritti e quindi di unificarne il potenziale di lotta.
L’accordo prevede che in tutta l’area dello stabilimento di Arese sarà costituito il Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali di Sito. Questo coordinamento sarà costituito provvisoriamente da due rappresentanti per ogni sindacato firmatario dell’accordo. Ogni sindacato nominerà i propri rappresentanti, ed entro 18 mesi si andrà alla elezione con modalità da stabilire tra le OOSS.

Le proprietà delle aree e le imprese che si insedieranno dovranno :
- informare preventivamente il Coordinamento su tutte le attività che si insidieranno (denominazione delle imprese insediate, titolarità delle imprese o composizione sociale, attività già svolte dalle imprese insediate ed attività da svolgere sulle Aree, numero di occupati da impiegare all'inizio dell'attività e presumibile evoluzione occupazionale nei dodici mesi successivi all'insediamento, contratto collettivo nazionale di lavoro da applicare e tipologie contrattuali, rapporto tra lavoro diretto e indiretto e metratura occupata)
- su richiesta del coordinamento entro 15 giorni dovranno aprire un incontro
- i delegati di sito tratteranno tutte le materie previste per le Rsa e RSU sia di sito che di ogni società.
- le aziende metteranno a disposizione del Coordinamento un locale, telefono. Fax e tutti i mezzi necessari per il suo funzionamento.

A monte di tutto questo l’accordo prevede che i lavoratori ex Alfa licenziati negli anni scorsi da Fiat e trasferiti “di forza” in alcune aziende che si erano insediate ad Arese (Caris, Rotamfer, Brb e Satiz) e da questi licenziati con vari pretesti, saranno riassunti e ricollocati. Questi lavoratori, e gli eventuali altri lavoratori Alfa, saranno avviati in queste nuove aziende solo se accetteranno ( previo consenso degli interessati ) e non obbligatoriamente come previsto dai precedenti accordi sindacali. “I contratti saranno a tempo indeterminato e senza il periodo di prova con il mantenimento dei trattamenti economici e normativi in essere a livello individuale”

La nostra valutazione: SUL FRONTE DELLE AREE DISMESSE LA NOSTRA LOTTA HA PAGATO

Questo accordo è scaturito dalle nostre lotte e dalle nostre numerose manifestazioni.
La volontà dei proprietari delle aree era di siglare un accordo che consentisse loro di modificare la destinazione urbanistica delle aree mentre noi, senza cedere alle pressioni delle controparti e senza sostituirci alle istituzioni, abbiamo voluto che si riconfermasse quanto sancito in passato.

I problemi dei lavoratori, a cominciare da quelli dei licenziati del Craa, nell’accordo sono risolti.
La conquista della rappresentanza sindacale di sito, che potrebbe anche diffondersi a livello nazionale nelle tantissime analoghe situazioni di esternalizzazioni finalizzate allo sgretolamento del fronte operaio, ci sembra costituisca un importante passo in avanti per tentare di dare continuità a quella avanzata esperienza di combattività che gli operai dell’Alfa hanno espresso negli ultimi decenni.

Questo accordo non interferisce sulla nostra decisa volontà di continuare con determinazione la lotta in difesa della produzione dell’auto ecologica ad Arese.

- Stiamo progettando iniziative che coinvolgano tutti i lavoratori dell’Alfa Romeo, organizzando una manifestazione comune con i lavoratori di Pomigliano.
- Occorre imporre alla Regione Lombardia un serio piano per l’auto ecologica ad Arese, con la ricerca, la sperimentazione e la produzione.
- Formigoni deve dare inoltre un sussidio ai lavoratori in CIG., altrimenti si fanno solo belle parole senza dare prospettive serie ai lavoratori di Arese.
- Occorre imporre a tutte le proprietà dove sorge l’Alfa Romeo, (Rotamfer, Caris e Munich-Re) la sigla dell’accordo sulle aree e imporre che restino ad Arese tutte le società terziarizzate in questi anni.

Arese 24-2-03

Slai Cobas Alfa Romeo Arese

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