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Erre moscia

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(25 Aprile 2010) Enzo Apicella

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(Ora e sempre Resistenza)

Schio: No alle provocazioni fasciste

Né il 25 aprile, né l'11 luglio

(21 Marzo 2004)

Apprendiamo dai Giornali che Alex Cioni, ancora una volta, si erge a paladino dei rimasugli fascisti della città. Vorremmo far saper ad Alex Cioni che l’idea di fare una manifestazione anticomunista nel giorno della celebrazione del 25 aprile rappresenta un’offesa non solo per i comunisti di questa città che pure sono ancora tanti, ma anche per tutti quelli che , pur non essendo comunisti, hanno partecipato alla Resistenza Italiana e liberato dal regime fascista la città ed il nostro paese.
Ribadiamo che noi non abbiamo mai contestato il diritto dei famigliari delle vittime di celebrare i propri morti, ma le vergognose parate che si sono svolte a luglio durante gli ultimi 2 anni, sono state, come già da noi documentato in una mostra fotografica esposta non molto tempo fa al circolo operaio IL BRUCO DI MAGRE’, delle vere e proprie manifestazioni fasciste e naziste.
Ai loro cortei si sono viste numerose persone in camicia nera, con tanto di croci celtiche e svastiche al seguito. Più volte si sono gridati inni che inneggiavano al duce. Vorremmo ricordare ad Alex Cioni che fino a questo momento in Italia essere comunisti non è reato, mentre fare apologia del fascismo sì, e ciò è scritto nella Costituzione Italiana. E’ per questo motivo che il nostro Partito ha deciso di adottare tutti gli strumenti consentiti dalla legge per far sì che la prossima parata prevista per Luglio 2004 non si svolga ed è anche per questo motivo che il nostro Partito è disposto a rinunciare alla contromanifestazione di luglio nel caso Cioni e soci, rinunciassero a fare detta parata. Faremo comunque pressione pure al Prefetto di Vicenza affinché, prendendo ad esempio quanto fatto recentemente dal prefetto della Capitale, in completo accordo con il Sindaco Veltroni, impedisca il ripetersi di un simile insulto alla città di Schio, medaglia d’Argento alla Resistenza.

Consigliamo vivamente ad Alex Cioni, di non dare il via a questa fantomatica manifestazione anticomunista, e pur comprendendo che esso ha bisogno di spazio mediatico per riuscire a raccogliere le firme per candidarsi a sindaco (sigh!), gli consigliamo di occuparsi dei veri problemi di questa città.
Per quanto riguarda il riferimento allo scontro fisico, come Giovani Comunisti rispediamo al mittente la provocazione che non verrà certamente accettata.
I compagni comunisti non si sono mai contraddistinti per atti di violenza, e la cosa non vale invece per i numerosi groppuscoli para-fascisti che scorazzano per la provincia divertendosi a picchiare di sorpresa persone del tutto indifese.
Potremmo fare l’elenco di questi episodi nei quali sono coinvolti numerosi dei gruppi che hanno aderito lo scorso anno alla loro manifestazione, ma ci limitiamo a concludere che se la sconsiderata idea di fare una manifestazione fascista durante il 25 aprile non verrà abbandonata, non staremo di certo a guardare e scenderemo in piazza a ribadire una volta per tutte che Schio , piaccia o non piaccia a Cioni, è sempre stata e sempre rimarrà una città antifascista.

Schio, 18 marzo 2004

Giovani Comunisti di Rifondazione
Circolo di Schio

Commenti (1)

Il solito teatrino antifascista.

IL SOLITO TEATRINO

ANTIFASCISTA



A margine delle polemiche scatenatesi in questi ultimi giorni, a causa della nostra volontà di manifestare il 25 Aprile, dobbiamo fare qualche precisazione.

In primo luogo, se siamo arrivati ad organizzare una manifestazione per il 25 Aprile (giorno della vittoria in Italia delle truppe d’occupazione anglo-americane), bisogna ringraziare i “rifondaroli”, i quali con la sconsiderata mossa di occupare per i primi quindici giorni di Luglio le piazze e le strade del centro città, non hanno fatto altro che metterci nell’obbligata condizione di rispondere con un’adeguata contromossa in linea con l’inaccettabile e gratuita provocazione ricevuta. Non abbiamo mai minacciato violenze o quant’altro, ma preso atto che Rifondazione comunista non vuole contro manifestare legittimamente come fatto nei due anni precedenti, ma bensì, impedire in ogni modo lo svolgersi tranquillo della cerimonia. E’ un dato di fatto, che così facendo, Simini si rende responsabile dell’alimentarsi di un clima non propriamente pacifico. Tuttavia, nei precedenti comunicati, abbiamo precisato che la manifestazione del 25 Aprile sarà annullata qualora ricevessimo delle precise garanzie per lo svolgimento della nostra cerimonia di Luglio. Dall’altra parte il Sindaco di Schio, evidenzia ancora una volta la sua scarsa propensione alla moderazione, difatti, invece di mediare tra le parti per eseguire al meglio il ruolo di responsabile dell’ordine pubblico in città, visto tra l’altro che la Costituzione italiana garantisce a tutti libertà di manifestazione, si erge (non a sorprese per la verità) a paladino della ragioni ideologiche della sinistra comunista, la quale strumentalmente si fa portavoce per la difesa dei diritti di omosessuali, dei clandestini, dei terroristi rossi alla Ocialan e alla Baraldini, degli integralisti islamici e chi più ne ha più ne metta; al contrario, con noi, strano ma vero(sic!), questi paladini dei diritti e delle libertà universali vogliono negarci un diritto sancito da quella stessa Costituzione che a loro tanto piace. Alla faccia delle contraddizioni. Detto questo, ribadiamo che la cerimonia di Luglio sarà svolta come da programma, respingendo ai mittenti (Simini e Berlato Sella) l’accusa di strumentalizzazione. A tutta la cittadinanza facciamo presente che se la città negli anni precedenti ha dovuto subire un clima da stato d’assedio, non è dipeso dalla nostra volontà; se fosse stato per noi, probabilmente la Polizia non sarebbe intervenuta in massa, per cui anche l’accusa di minare il tranquillo vivere degli scledensi, la respingiamo fortemente e la giriamo ancora una volta ai nostri accusatori. Detto questo, per evitare ulteriori e inutili tensioni, avvisiamo che abbiamo deciso di annullare la prevista manifestazione indetta per il 25 aprile, il che dimostra il nostro senso di responsabilità. Dunque, in vista di Luglio, contiamo che allo stesso modo i comunisti e compari della Margherita riescano a far prevalere, alle ragioni ideologiche, il loro senso di responsabilità.

Con i migliori saluti.

(19 Maggio 2004)

Alex Cioni
portavoce di Continuità Ideale

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