Stato e istituzioni :: Ora e sempre Resistenza

Chi non ricorda è condannato a ripetere

Perché il 25 aprile?

(30 Aprile 2004)

Perché il 25 aprile?

Perché questa è la data della risposta vittoriosa del popolo italiano alla dittatura fascista.

Mentre ieri i partiti si compiacevano di celebrare la ricorrenza in modo strumentale, contraddicendone principi e valori con la loro corrotta pratica quotidiana, oggi invece sono proprio gli stessi nemici dichiarati della Resistenza ad essere al potere. Essi tentano apertamente un’opera di distorsione e tradimento dell’eredità storica del 25 aprile.

Per il presidente del consiglio sono ben altri valori quelli che contano:

1) la sua personale immunità;

2) la possibilità di continuare a abusare dell’ “azienda Italia”

3) la facoltà di poter continare a svendere le sorti del Paese legandolo al carro dei potenti, correndo in soccorso di quello che, a suo intendimento, risulterà essere il vincitore

Qual è il costo per l’Italia di queste scelte?

a) Mentre il 25 aprile è per noi la ricorrenza della resistenza contro l’occupante, il governo italiano celebra invece l’occupazione contro la resistenza in Iraq

b) Per puro interesse economico e servilismo politico verso Bush il nostro bene a(r)mato presidente del consiglio è disposto a combattere in Iraq fino all’ultimo carabiniere e fino all’ultimo centesimo trasformando ogni italiano in un potenziale bersaglio di possibili attentati.

c) Ci si vuol far credere che questo sarebbe il caro prezzo da pagare per “difendere la democrazia”. Ma così non è, visto che la grande maggioranza del popolo italiano si è sempre dichiarata, in tutti i sondaggi, contraria all’intervento militare in Iraq.

La scelta di intervenire in Iraq si dimostra, ogni giorno di più, come un fatale errore prodotto da un bieco calcolo di interesse.

Noi auspichiamo che i responsabili di questa scelta scellerata siano chiamati, nel contesto e nello spirito del 25 aprile, a render conto al popolo italiano.

FEDERAZIONE DELLA GERMANIA DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA