">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

La Gelmini ha ragione

La Gelmini ha ragione

(26 Novembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni studentesche contro la "riforma" Gelmini in tutte le città.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Capitale e lavoro:: Altre notizie

Se i Parnasi fanno il “botto”, la Bnl come si mette?

(20 Giugno 2013)

Sono veramente impressionanti le implicazioni del costruttore Luca Parnasi con Bnl/Bnp Paribas … ed anche, diciamolo, preoccupanti.

Cominciamo dal quartiere Torrino, adiacente all’Eur, dove la Parsitalia appunto dei Parnasi ( il padre Sandro cominciò nel dopoguerra come collaboratore degli altri costruttori “rossi” - più propriamente “rosè” – i Marchini) ha costruito negli anni scorsi un vero e proprio fantasmagorico nuovo quartiere, in gran parte sulla base di finanziamenti Bnl.

E in gran parte, a causa della più complessiva crisi delle vendite immobiliari, ancora invenduto.

Poi c’è la storia del nuovo grattacielo della Provincia di Roma, ormai pressoché ultimato, all’Eur.

Peccato però che la Provincia di Roma, come tutte le altre, sia in fase di scioglimento e non si capisce quindi a cosa debba ormai servire quel grattacielo, anche esso costruito con finanziamenti Bnl e, in misura minore, Unicredit.

Per garantire il finanziamento del grattacielo ( costato 400 milioni di euro, 8 volte il capitale di Parsitalia) la Provincia di Roma aveva messo a disposizione, in un fondo immobiliare denominato Upside e gestito da Bnl / Bnp Paribas, una serie di immobili di pregio della stessa Provincia da mettere in vendita o più propriamente in svendita.

Ma anche qui, a causa della più complessiva crisi immobiliare, la vendita/svendita stenta assai .

Senza poi contare che uno di questi palazzi di pregio, quello in Via Antonio Musa 10, è stato il 6 Aprile scorso occupato in una delle tappe dello Tsounami Tour ed è ora diventato uno studentato autogestito denominato “Degagè”.

Questa occupazione, come già detto, non è stata casuale. I movimenti di lotta hanno occupato quel palazzo, oltre che per denunciare l’intera operazione speculativa Parnasi/Provincia/Bnl, anche per “colpire” pesantemente Bnl/Bnp Paribas per le varie operazioni tutte “politiche” di licenziamenti di propri dipendenti e dirigenti sindacali, in almeno un paio di casi anche militanti dei movimenti sociali romani.

E l’operazione sgombero di questo palazzo, pur tentata in forma blanda e fallimentare la sera stessa del 6 Aprile anche su pressante richiesta della Bnl, risulta assai difficile da praticare.

Sia per una più complessiva ritrosia agli sgomberi di Prefettura e Questura nonchè del nuovo Sindaco di Roma, Ignazio Marino, "compagno" di partito dei Parnasi ma anche in buoni rapporti con una parte delle componenti dello Tsounami Tour che lo anche sostenuto nelle elezioni appena vinte, anche se in verità non propriamente con la componente che ha dato vita a"Degagè", che invece era elettoralmente "astensionista". Ma, insomma, inaugurare la nuova gestione con una scelta di sgomberi, non sarebbe per Marino - che è pure dissidente col Pd sul governo di "larghe intese" - il miglior viatico nei rapporti con una parte importante della sinistra"sociale" romana ...

Ma soprattutto lo sgombero è difficile perché, nello specifico caso di Via Musa 10, c’è qualche autorevole dirigente della polizia romana che aveva in qualche modo predetto alla Bnl, in tempi non sospetti, che poteva accadere qualcosa del genere, aveva tentato di far capire alla dirigenza Bnl la “pericolosità sociale”, oltre che l’assurdità giuridica, di certi licenziamenti, aveva persino ottenuto rassicurazioni in questo senso ( vero, Quinale ?, vero, Cultrona ?) ed ora, sentitosi preso per i fondelli, non è certo entusiasta di imbarcarsi in una politicamente e tecnicamente complicata operazione di sgombero di quel palazzo.

Quindi a rischio l’operazione Torrino, a rischio quella Eur/Provincia, ma non finisce qui …

La Parsitalia di Parnasi è infatti anche incaricata di costruire il nuovo centro direzionale Bnl nei pressi della Stazione Tiburtina. Che notoriamente dovrebbe vedere la luce entro il 2015 ma che è ancora, come già dicevamo poco tempo fa in un altro articolo, un campo di erbacce. Che impegna però altri 300 milioni di euro di finanziamento BNL, tramite Servizio Italia, allo stesso Parnasi, oltre a costringere qualche migliaio di lavoratori Bnl a stare “stipati” per anni come sardine, soprattutto in Via Aldobrandeschi 300, in attesa del nuovo fantasmagorico centro.

E non finisce qui. Parnasi si è anche imbarcato ( anche qui con assistenza finanziaria Bnl e Unicredit ) nella vera e propria “araba fenice” dell’urbanistica romana, e cioè il presunto ( molto presunto) nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, che dovrebbe essere costruito sulle ceneri del vecchio ippodromo, stadio che ha la stessa probabilità reale di vedere mai veramente la luce che ha l’ormai leggendario Ponte sullo Stretto di Messina.

E poi, già che ci siamo, in Bnl siamo bravi a non farci mancare nulla, c’è anche la pesante esposizione con Bnl di un’altra Parnasi, la sorellina Flavia, portatrice di progetti non meno fantasmagorici nella sua veste di produttrice cinematografica, progetti che però fino ad oggi non hanno mai riscosso particolare successo di pubblico e di cassa, l’ultimo caso è quello del pretenzioso semi-kolossal “Gladiatore in affitto”, miseramente fallito ai botteghini e quasi subito scomparso dalla programmazione delle sale.

E sempre l’intera famiglia Parnasi sembra essersi lanciata, ovviamente anche qui col sostegno Bnl, in un’ulteriore avventura, stavolta editoriale, quella di ridare vita al quotidiano “Paese Sera”.

Ma in quel di Parigi i proprietari della Bnl conoscono veramente, in tutti i particolari, questa situazione ingarbugliata e alquanto rischiosa in essere a Roma ?

Roma, 20 Giugno 2013

InfoAut Bnl

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

13276