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ITALIANI BRAVA GENTE:
I crimini di guerra dell'esercito italiano, dal colonialismo all'aggressione alla Jugoslavia.

(7 Novembre 2013)

itabrav

Venerdi 8 novembre ore 20:30

Informagiovani Piazzale Zoppas CONEGLIANO

CONFERENZA DIBATTITO

con Alessandra KERSEVAN storica ed editrice



Lo slavo doveva lasciare la propria terra, le proprie case ai "volenterosi carnefici italiani". Un processo teso a cancellare identità, lingua, tradizioni. Un lavoro sporco che annovera i nomi più altisonanti del gotha dell'esercito del tempo: dai famigerati generali Mario Roatta, Mario Robotti e Gastone Gambara, ai governatori della Dalmazia Giuseppe Bastianini e Francesco Giunta, dall'alto commissario della provincia di Lubiana, Emilio Grazioli al governatore del Montenegro Alessandro Pirzio Biroli. Nomi assai meno noti quelli di fedeli esecutori di un progetto di annientamento che solo il crollo del regime fascista ha impedito di portare a compimento. Per capire lo spirito di questi comandanti basta il lapidario commento del generale Robotti sulla repressione nei territori occupati: "Qui si ammazza troppo poco". Quei nomi furono ai primi posti nella lista dei criminali di guerra richiesti dalla Jugoslavia e mai consegnati dall'Italia. Anzi, rammenta Alessandra Kersevan, restano nelle iscrizioni tra i figli della patria, spesso con riconoscimenti.



Alessandra KERSEVAN, ricercatrice storica da anni lavora al recupero della memoria storica in merito agli avvenimenti del confine orientale. Nel 1992 nel libro Che il mondo intero attonito sta ha descritto la figura di Giorgio Nogara, arcivescovo di Udine tra le due guerre, ritenuto contiguo e fiancheggiatore del fascismo. Nel 1995 ha pubblicato Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare, studio su una delle più controverse vicende della Resistenza italiana; nel 2003 ha svolto per conto del Comune di Gonars una ricerca sul campo di concentramento istituito in quel paese del Friuli, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943. Nel 2005, per conto della Commissione europea e del Comune di Gonars, è stata autrice del documentario The Gonars Memorial 1942-1943: il simbolo della memoria italiana perduta. Nel 2008 per Nutrimenti ha pubblicato Lager italiani, pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi 1941-1943.

È coordinatrice della collana “Resistenzastorica” delle edizioni Kappa Vu.

La sua presenza come relatrice in varie conferenze è stata più volte oggetto di contestazione da ambienti di estrema destra; episodi che sono aumentati anche a seguito della sua presenza come ospite in Rai alla trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta del 13 febbraio 2012, allorché smascherò l'erronea attribuzione di una foto alla vicenda delle foibe; la foto, infatti, come risulta dagli archivi di Stato sloveni, si riferiva all'esecuzione di alcuni jugoslavi ad opera di soldati italiani. Fu per questo ripresa dal conduttore Vespa e fatta oggetto di paragone con il KGB sovietico dall'ex missino Maurizio Gasparri, anch'egli presente in trasmissione.

ANPI SEZIONE CONEGLIANO

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