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Tangenti, mazzette e corruzione d'Abruzzo sulla bilancia di Hrabal

La bilancia che pesa il respiro

(20 Giugno 2014)

Sono solamente i poveri mortali a essere tenuti in ostaggio immersi in un malaffare di cui non si distinguono gli orizzonti. E semmai ve ne fossero, se non altro di quelli giustificabili da tanta perseveranza nel perpetrare delitti sulla cosa pubblica, le linee immaginarie più che stagliate apparirebbero dritte come rette, appoggiate sulla curvatura del mondo quanto basta per far pensare a una tangente. E di mazzette e tangenti pare siano accusati di avere intascato gli esperti “caricati a salve” del Governo, per combattere la sciagura del sisma che nel 2009 piegò L'Aquila.

Chi s'intende di cose praghesi saprà di Kafka e pure chi è Bohumil Hrabal. Uno scrittore suicidato da un piccione al sesto piano di un ospedale che sapeva di broccoli e lavanda. Una volta, scarabocchiando sul tovagliolo di carta nella birreria U Zlatého tygra Hrabal prese così tanti appunti da un tale che si vantava di aver servito il re d'Inghilterra che il suo editore compagno di bevute glieli pubblicò per intero. Il "Piccolo", nomignolo calato su misura come i manichini della sartoria di Pardubice addosso al protagonista del racconto, narra del rappresentante della ditta van Berkel, il signor Walden, abile piazzista venuto da fuori a rassettare conti con una bilancia così precisa che quando ci si respira sopra conta la pesatura del respiro. E i proprietari dei ristoranti ci pesavano il loro salame ungherese, rimanendo sbalorditi da quella insolita quantità. Fette di grasso che avrebbero illuso i clienti per quanto numerose fossero, ma per nulla corrispondenti al peso che i clienti golosi tenevano a mente. E certo, perché il signor Walden vendeva anche una affettatrice di precisione in grado di creare all'occorrenza trasparenza alla carne di porco da servire. Illusioni affabulanti di un grande della letteratura mondiale. Piuttosto, è alle piccolezze dei politici locali che mal s'addice la statura di un autore che ha brindato con Bill Clinton e pisciato contro il muro colante d'acqua fredda nella latrina di una birreria praghese con chi adesso sta stendendo queste righe. Uno scambio di sguardi e un singhiozzo rilasciato sull'alito dell'ultima Plzeský Prazdroj. La patta dei pantaloni riabbottonata, l'intesa non scontata per l'autografo e una foto scaramantica per ricordo: Bohumil Hrabal abbracciato al calendario del 1994, in uno scatto nell'agosto del 1993. Tre anni dopo se n'è volato via insieme al suo piccione da altezze irraggiungibili. La bilancia che pesa le parole è sempre disponibile. Soprattutto per quelle gettate al vento nelle improbabili dichiarazioni di amministratori pubblici; preoccupanti ombre di Josef K., nell'assurdo degli incubi di Franz Kafka. Ma di questo, discuteranno i grandi. Sono solamente i poveri mortali a essere tenuti in ostaggio immersi in un malaffare di cui non si distinguono gli orizzonti. E semmai ve ne fossero, se non altro di quelli giustificabili da tanta perseveranza nel perpetrare delitti sulla cosa pubblica, le linee immaginarie più che stagliate apparirebbero dritte come rette, appoggiate sulla curvatura del mondo quanto basta per far pensare a una tangente. E di mazzette e tangenti pare siano accusati di avere intascato gli esperti “caricati a salve” del Governo, per combattere la sciagura del sisma che nel 2009 piegò L'Aquila. Un probabile traffico di mazzette per assicurarsi appalti per il recupero di beni culturali ed ecclesiastici danneggiati dal terremoto. Tra gli indagati per reati contestati quali corruzione, falso e turbativa d’asta, l'ex numero due di Bertolaso, Luciano Marchetti, già vice del commissario alla ricostruzione, un funzionario del Mibac e tre imprenditori. Il nome di Marchetti ricorre spesso negli annali delle scartoffie del “ghe pensi mi”. Il Presidente Chiodi e il Vice Commissario Marchetti affidarono appunto a una società partecipata, la Abruzzo Engineering, le attività per la tutela e il recupero dei beni danneggiati dal sisma, siglando nel dicembre del 2009 una convezione con la quale si affidava lo svolgimento di alcune attività previste nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3820 del 12 novembre 2009. In precedenza, le amministrazioni regionali avevano commissionato il dossier Abruzzo Engineering relativo alle criticità strutturali degli edifici pubblici e di interesse strategico dell’Aquila. L'allora direttore generale della Abruzzo Engineering, Vittorio Ricciardi, dichiarò pubblicamente che per portare a termine l'incarico avevano impegnato decine di esperti, seppure si trattassero di LSU (lavoratori socialmente utili) reimpiegati. Quel "seppure si tratti di LSU" rilevato dalla bilancia di Hrabal è indubbiamente allarmante. Deve essersene accorto anche un dirigente della protezione civile regionale, il quale, senza peli sulla lingua, ha dichiarato che quello studio - oggi noto come il “dossier di Abruzzo Engineering” - non ha niente a che vedere con la qualità del cemento, né con la verifica sperimentale della staticità. Si limita a identificare gli edifici strategici e a verificare se contengano elementi di criticità generici come la presenza di porticati al piano terra. Questo dossier messo a punto da una società partecipata, poi finita in liquidazione volontaria a causa di un deficit di 19 milioni di euro, ricorre spesso come caposaldo tra i punti di riferimento nei tribunali per i vari processi in corso per l'accertamento delle eventuali responsabilità sui crolli avvenuti a causa del sisma. Se le parole sono importanti, allora bisogna pesarle tutte. E la bilancia non manca. Sul piatto soffiano sillabe e periodi sconfortanti. Per l'ex governatore Gianni Chiodi, la Abruzzo Engineering è stata una delle vicende meno etiche, una delle pagine nere della Regione Abruzzo: un "carrozzone clientelare" costruito in sfregio ai finanziamenti pubblici di tutti gli abruzzesi. Ancora di più pesano le parole del senatore Alfonso Mascitelli che, negli Atti di Sindacato Ispettivi che ha presentati negli anni addietro, ha voluto ricordare che su “Il Sole 24 Ore" si sono fatte ipotesi su ciò che AE avrebbe potuto rappresentare: una cassaforte nella quale fare entrare e uscire mazzette e fondi neri, oltre che un serbatoio di clientele, scambi, appalti pilotati e favori politici. L'ago vacilla, la bilancia di Hrabal tiene ancora. Regge perfino all'urto di vicende accadute negli anni di maggiore floridezza quando la Regione girò direttamente, senza appalti, commesse per una cifra che supera abbondantemente i 500 milioni di euro alla Abruzzo Engineering, che tuttavia non aveva competenze e strutture tali da poter espletare i progetti che venivano girati direttamente a Selex SE.MA, partner tecnologico nella società mista. Risulterebbe, sempre al senatore Mascitelli, che molti dei progetti faraonici pagati non siano mai stati realizzati o siano risultati carenti o addirittura di scarsissima utilità pubblica. Nessuno, salvo i diretti interessati e, a questo punto, presumibilmente, la magistratura, è in possesso di dati certi sulla quantità effettiva di denaro pubblico che la Abruzzo Engineering ha potuto gestire al di fuori di tutte le regole in materia di tutela del mercato e della concorrenza (si parla di ben oltre 100.000.000 di euro, una cifra che avrebbe consentito ai sette piccoli ospedali chiusi dal Presidente della Regione Chiodi di sopravvivere in piena salute);
nessuno, all'interno della Regione, è risultato in grado di assumersi la responsabilità di certificare che le gestioni hanno risposto pienamente ai principi di economicità, di efficacia e di efficienza dell'azione amministrativa. Nessuno è risultato in grado di assumersi la responsabilità di certificare che tutti gli interventi, dal più piccolo a quello economicamente più oneroso, sono stati realizzati a prezzi competitivi o, almeno, compatibili con quelli di mercato; nessuno è risultato in grado di assumersi la responsabilità di certificare che il reclutamento del personale è stato operato per rispondere a precise ed obiettive esigenze di tipo industriale, piuttosto che a esigenze di altro genere (Legislatura 16, Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01576, pubblicato il 21 settembre 2010, Seduta n° 425; Legislatura 16, Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02511, pubblicato il 29 novembre 2011, Seduta n° 638; Legislatura 16, Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03185, pubblicato il 29 novembre 2012, Seduta n° 846). A questo punto della vicenda, anche l'abile piazzista della ditta van Berkel, il signor Walden, venditore della bilancia di precisione che misura le parole dette anche a mezza bocca bisognerà che si dia per vinto dinanzi a ciò che si sta per riportare dai politici d'Abruzzo. Alla vigilia dell'insediamento della nuova Giunta regionale abruzzese arriva un accorato appello della senatrice Stefania Pezzopane che spacca l'ago e manda in frantumi la preziosissima bilancia di Hrabal: "La precedente amministrazione ha fatto di tutto per mortificare Abruzzo Engineering e i suoi lavoratori, considerandoli ingiustamente un carrozzone inutile a carico della Regione Abruzzo, tanto da costringerli alla cassa integrazione. Ci sono molte professionalità spendibili all'interno della società, che in questi anni si è distinta in diversi settori. Basti pensare alla ormai nota relazione sul rischio sismico, che ha messo in luce le criticità maggiori in diversi immobili. Inoltre i lavoratori di Abruzzo Engineering hanno dato un enorme contributo all'istruttoria delle pratiche della ricostruzione, consentendo di velocizzare l'iter di molte di queste".
Buio a Praga!

Per approfondimenti e verifiche:
http://www.leditoriale.com/index.php?page=articoli&articolo=4531
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-9/casa-studente/casa-studente.html
http://www.poloserviziculturaliabruzzo.it/sismaq/rassegnastampa/edit/Editoriale_2009123000.pdf http://www.uilbac.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=6612
http://www.utr-04.sitiwebs.com/page23.php
http://emergenza.egov.regione.abruzzo.it/index.php/notizie/2275-terremoto-protezione-civile-nessun-appalto-ad-abruzzo-engineering
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/05/27/news/il-corecom-sfida-chiodi-dai-a-tutti-la-banda-larga-1.5237593
http://www.notizieinabruzzo.it/abruzzo-engineering-chiodi-carrozzone-clientelare-labruzzo-non-puo-piu-permetterselo/
http://www.improntalaquila.org/2014/laquila-pezzopane-lancia-lappello-dalfonso-rilanciare-abruzzo-engineering-74270.html
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/550874/Genio-civile-e-Abruzzo-Engineering-e.html
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/abruzzo-engineering-pezzopane-a-dalfonso-serve-rilancio/548687-268/
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/regionali-giannangeli-una-regione-contro-i-giochi-di-potere/545867-268/
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/LAVORO-ABRUZZO-ENGINEERING-DIPENDENTI-CONTRO-TRASFERIMENTI/news-dettaglio/3725003
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-7478232c-4863-4066-896d-0e5b34934780.html
http://www.ingegneriteramo.it/taxonomy/term/145/0
http://www.ingegneriteramo.it/blog/quando-azioni-salvaguardia-della-libera-professione-meritano-una-nota-di-plauso#attachments
http://www.ingegneriteramo.it/sites/default/files/Nota_Pres_Regione_Abruzzo_per_Abruzzo_Engineering_0.pdf http://www.comune.teramo.it/uploads/model_29/piano_di_protezione_civile_ed_emergenza_comunale/docfinale.pdf
http://www.networkcomunale.org/ultime-notizie/374-llaquila-sequestrato-il-dossier-del-2006-137-edifici-e-143-istituti-scolastici-a-rischio-sismico.html
http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2009/05/06/news/crolli-sequestrato-il-dossierera-costato-cinque-milioni-di-euro-1.4546782
http://youtu.be/AtzNih604gk
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=506272
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=619829
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=688630

Domenico Attanasii

Fonte

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