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"Incidenti"

(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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(9 Maggio 2024)

no morti sul lavoro

6 maggio, Casteldaccia, Palermo: ancora 5 morti sul lavoro e un lavoratore in coma. Ancora un committente, la municipalizzata Ampa. Ancora appalti e subappalti, (Quadrifoglio group) e impiego di lavoratori interinali. Come a Suviana (Bo), impianto ENEL. Come in tante, troppe vicende.
Renato Schifani governatore della Sicilia: “dolore profondo”, “siamo vicini…”, “parole insufficienti…”
Giorgia Meloni: “sia fatta piena luce”
Sindacati: “sarà la magistratura a fare chiarezza!”
Sempre lo stesso spartito di circostanza ipocrita e falsamente lacrimevole.

Con nota congiunta CGIL, CISL,UIL hanno proclamato uno sciopero di quattro ore ma solo per la Sicilia che è come un rituale che accompagna all’ennesimo funerale di nostri compagni.
I lavoratori siciliani sono morti per l’inalazione di gas. I lavoratori non hanno osservato le norme di sicurezza previste dal protocollo, viene prontamente sottolineato dalla Ampa che scarica in tal modo responsabilità alla società appaltatrice e in ultimo agli stessi lavoratori.
Ma lo sanno questi che i documenti per sicurezza (DVR) nella quasi la totalità delle aziende sono occultati e indisponibili alle necessarie verifiche da parte di RLS e lavoratori?
Lo sanno questi che senza il ruolo attivo dei lavoratori questi documenti sono solo schede tecniche su strumenti e macchinari che non colgono interrelazioni e pericoli per chi lavora?
Questa gestione di segno padronale si risolve in puri adempimenti formali che non avvieranno neanche le premesse per sicurezza e prevenzione.
Landini, dichiara: “a uccidere i lavoratori non è stato il gas ma il sistema degli appalti e la precarietà del lavoro, i tagli dei costi per la sicurezza ed i tempi di lavoro”.
Dichiarazione sorprendentemente giusta e corretta, ha parlato (solo parlato) come un vero sindacalista tanto da voler, velleitariamente, aprire una trattativa per un cambio di sistema degli appalti.
Ma cambiare le norme che regolano le reazioni tra committenti e appalti è solo cosmesi che non modifica per niente la realtà materiali che è fatte di concorrenza sfrenata, sfruttamento, produttività esasperata, ritmi di lavoro incalzanti.
Il lavoratore interinale morto a Casteldaccia nel clima di costrittività poteva in quanto precario e quindi soggetto ricattato e ricattabile rifiutarsi di eseguire una attività comandata?

Caro Landini, è il sistema di produzione capitalistico che va cambiato e non le norme che di fatto lo giustificano. C’è una evidente e puntuale relazione tra aumento della produttività, dei ritmi di lavoro, allungamento della durata e dell’intensità della giornata lavorativa e i morti e i feriti che si fa finta di piangere.
Landini e il sindacalismo di regime hanno mai contrastato l’aumento della produttività e cioè dello sfruttamento? Non si può essere adoratori della produttività e a volte addirittura dare suggerimenti al padronato su come condurre le aziende per vincere la concorrenza dei competitor stranieri (vedi polemiche con Stellantis) e poi lamentarsi dei lutti che produce.
In questo sistema schifoso i morti sul lavoro e di lavoro sono il Benchmark che ne misura l’efficienza!

rete nazionale lavoro sicuro/si cobas

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