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Aldo era mio amico

(4 Novembre 2007)

Mi ha colpito molto l'analisi puntuale della situazione generale in Italia perchè mi ha dato un quadro in cui la morte di un amico a mano dello stato assume un carattere di logica e ragionevolezza: allora c'è un motivo per cui proprio Aldo è morto:

E' infatti da alcuni anni che frequento, in occasione i tutte le vacanze scolastiche (sono un'insegnante elementare ed ho due figlie che sono come sorelle per Rudra Bianzino) e da tempo lo ripeto ai miei amici che vivono in quelle splendide colline che in questa zona l'apparato dello stato è più repressivo e presente che dove vivo io in provincia di Venezia.

E' proprio l'isolamento geografico ciò che permette la repressione individuale di comportamenti difformi dalla "normalità" avvenga senza troppa pubblicità:

E' questo che devono aver sperato accanendosi contro un uomo in ciabattine, con gli occhi dolci e che non aveva nessuna ragione per dare in escandescenze visto che aveva la sicurezza di essere presto scarcerato data la sua ammissione di responsabilità nel delitto di coltivazione e detenzione di marijuana per uso personale (delitto che non prevede l'arresto dato che ne mancano i presupposti giuridici).

Hanno creduto che all'isolamento geografico corrispondesse un isolamento sociale che invece non esiste dato che la rete di soggetti di cui facciamo parte ha un senso della solidarietà e una capacita di analisi e lotta antagonista che in fatti come questi riemerge con tutta la sua forza.

Dopo la morte di Aldo ci sono stati alcuni episodi che danno l'idea di come vogliano intimidire gli amici di Aldo e della sua famiglia: a casa di un'amica che vive tra Pietralunga e Umbertide la guardia forestale ha cercato di farsi dare le chiavi dalla proprietaria per perquisire in assenza dell'inquilina e in un secondo momento le ha chiesto di avvisare i carabinieri nel caso ospitasse altre persone; sotto casa di Daniela i Carabinieri hanno fatto un posto di blocco fermando e identificando tutti quelli che ci passavano venerdi pomeriggio; anche vicino alla casa di un'altra amica in un frazione vicino lo stesso è successo venerdi mattina.

Questi controlli che potrebbero sembrare di normale amministrazione in realtà appaiono sotto una diversa luce se si pensa che si effettuano su strade sterrate che portano esclusivamente o quasi a casa di amici di Aldo che si stanno muovendo per far luce sulla sua morte.

Per quanto riguarda i tentativi di depistaggio messi in atto dal pm Petrazzini c'è da tener presente che nè i legali di Roberta ne quelli della ex moglie erano stati convocati nel confronto che si terrà lunedì 5 tra le guardie carcerarie indagate per omesso soccorso e i detenuti che li accusano;

in secondo luogo è stato dato alla ex moglie il nullaosta per il ritiro della salma di Aldino proprio in coincidenza con il ponte sperando che l'assenza del personale che appoggia gli avvocati e chissà qualche problema di comunicazione tra i familiari che difendono a diverso titolo Aldo avrebbero portato ad un veloce funerale impedendo così al medico legale nominato dall'avv. di Roberta visionasse il corpo cosa che non è stata ancora possibile.

C'è poi da sottolineare che nonostante l'assassino o gli assassini faccia evidentemente parte dell'apparato di gestione del carcere di Capanne non ci sono ancora indagati per l'omicidio e non è ancora indagato il maggior responsabile della struttura, il Direttore Giacobbe Pantaleoni.

Anche alcune notizie apparse sui giornali mi puzano di tentativo di deviare le indagini: nel giornale di venerdi ho letto che un detenuto avrebbe dichiarato di aver visto Aldo nudo alle 7 del mattino seduto sul letto: a me sembra che aver filtrato questo specifico dettaglio potrebbe far pensare che si voglia escludere dalla responsabilità della morte tutto il personale che era presente nel carcere durante la notte.

Ne basta e ne avanza per mantenere alta la guardia e per farci chiedere di appoggiare, anche economicamente , Roberta e Rudra che devono avere i mezzi economici e psicologici per affrontare una lotta per la giustizia che si profila dura, lunga e costosa.

Con affetto

Flavia

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