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(25 Aprile 2008)

In quanto scrive Paolo de Gregorio c'è una base di verità che non può essere negata: l'immigrazione in Italia l'hanno voluta e la vogliono gli industriali per avere forza lavoro a basso prezzo.
Ogni volta che il Ministro Ferrero ha ritoccato al rialzo le quote di immigrazione il primo applauso è arrivato dalla Confindustria Veneta.

Quindi c'è una verità che va affermata, altrimenti non si ragiona da materialisti, ma da preti: dall'immigrazione quelli che hanno guadagnato e guadagnano sono gli industriali, quelli che ci perdono sono gli altri proletari che sono costretti a sobbarcarsi i costi sociali dell'immigrazione: in termini di concorrenza tra lavoratori, in termini di inadeguatezza dei servizi sociali (pensiamo solo alle case popolari che già erano poche e ora diventano un miraggio a fronte dell'aumento di domanda determinato dalla migrazione ), ecc. ecc.

Ora è possibile ed anche doveroso appellarsi alla solidarietà tra sfruttati, così come si deve affermare senza esitazioni di sorta che l'unico straniero è il capitale, ma non basta.

La solidarietà ha un limite se non ci sono prospettive di cambiamento reale.
E questo limite lo abbiamo visto con il voto operaio alla Lega.

Allora, se non vogliamo la guerra tra poveri e il trionfo della Lega, non possiamo negare una verità di fondo: quella che l'immigrazione è voluta dagli industriali.

Aldo

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