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(23 Gennaio 2002)
Il concorso per 250 operatori socio sanitari (OSS) si era tenuto lo scorso ottobre: una prova scritta, poi una ulteriore prova orale e tra gli oltre 500 partecipanti erano stati selezionati i 250 "fortunati", ammessi all'anno di corso teorico e pratico al cui termine avrebbero avuto la qualifica di OSS e un posto di lavoro alla ULSS 16 (osp. Geriatrico, osp. S. Antonio..).
Corso tra l'altro non gratuito: la partecipazione costa 2 milioni che devono essere versati in quattro rate da mezzo milione, con il primo versamento entro il 5 febbraio 2002.
E dal momento che il corso nella parte teorica prevede 6 ore di lezione al giorno e nella parte pratica (tirocinio) il normale orario lavorativo (anche quello a turni), i 250 "fortunati" oltre a preparare i soldi necessari all'iscrizione si sono anche organizzati di conseguenza: qualcuno ha dovuto cercarsi un'alloggio a Padova, qualcuno ha rinunciato alla propria attuale occupazione.
A dire il vero qualche dubbio c'era: alla fine della selezione non era stata comunicata una data di inizio del corso ma semplicemente era stato detto a tutti di rimanere in attesa di "ulteriori comunicazioni".
Finalmente a inizio gennaio la comunicazione da parte dell'USLL della prima riunione organizzativa dei corsi per il 23 gennaio alla sala polivalente San Carlo, con obbligo di presenza, naturalmente.
E qui l'inganno: i posti non sono 250 ma solo 120!
Mentre USLL e Regione Veneto giocano a scaricabarile tra loro sulla responsabilità dell'errore, ai 130 esclusi si pone la questione di dover pagare entro il 5 febbraio, per non perdere ogni diritto, la prima rata di mezzo milione senza avere in cambio nulla.
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