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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
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Domenica 25 novembre assemblea nazionale delle reti e organizzazioni contro la guerra

(8 Novembre 2007)

All’assemblea è importante che partecipino tutte le reti e le organizzazioni che hanno dato vita alla manifestazione del 9 giugno contro la visita di Bush e la politica militarista del governo Prodi. Questo percorso unitario può procedere parallelamente e senza sovrapposizioni a quello in corso sul terreno della lotta alla precarietà e per i diritti sociali.
Le proposte per la discussione riguardano:
1) L'avvio di un tavolo permanente contro la guerra adeguato a fronteggiare l'escalation della guerra permanente. Un tavolo che preveda assemblee nazionali periodiche di resoconto, discussione e decisione sulle iniziative e un gruppo di lavoro che operi concretamente tra una iniziativa e l'altra. A questo gruppo è importante che partecipino sia le reti nazionali che le reti locali impegnate contro le missioni, le basi e le spese militari.
2) La preparazione di due scadenze importanti: la giornata internazionale contro la guerra e il liberismo del 26 gennaio promossa dal Forum Sociale Mondiale e la manifestazione di Vicenza del 15 dicembre prossimo, resa ancora più singificativa dall'inizio dei lavori alla base Dal Molin e dai conseguenti blocchi messi in opera dal movimento.
C’è necessità di un confronto sugli scenari di guerra che si delineano con sempre maggiore intensità nel quadrante mediorientale (dall’Iran alla Turchia), dal rilancio di una corsa al riarmo a livello globale che sta marciando a passo spedito, alle lotte di resistenza dei popoli a cominciare dalla situazione palestinese che deve vedere una ripresa di iniziativa.
In tutto questo le responsabilità e le complicità del governo italiano ci sono tutte, basta pensare ai maggiori finanziamenti alle forze armate e al complesso militare-industriale previsti dalla Legge Finanziaria. A gennaio – tra l’altro – dovrebbe essere nuovamente ratificato il finanziamento alle missioni militare italiane in Afghanistan, Libano etc.. C’è poi la questione della lotta contro le basi militari e le fabbriche di morte che - alla luce dei blocchi a Vicenza e dell'iniziativa a Novara - vede attivarsi iniziative molto importanti sul piano locale e nazionale che vanno in qualche modo socializzate. A queste responsabilità del governo non si sottrae quella che per anni abbiamo definito la "guerra interna" contro migranti e movimenti e che vede una escalation securitaria e razzista che necessita di risposte forti sul piano politico.

L’assemblea nazionale del 25 novembre si terrà a Roma in Via Marsala 42 (Stazione Termini) ore 9.30, per favorire la partecipazione delle realtà meridionali che segnalano maggiori difficoltà di spostamento. L’inizio dei lavori è previsto per la mattina del 25 e proseguirà nel pomeriggio.
Via Marsala si trova a fianco della stazione Termini ed è quindi facilmente raggiungibile.

Le reti e le organizzazioni No War

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