Capitale e lavoro :: Sanità pubblica: rottamare per privatizzare

Nuovo ospedale da “sogno” a Mestre.

Lettera aperta alla cittadinanza

(24 Novembre 2007)

Il prossimo 10 marzo ’08 sarà operativo il nostro nuovo ospedale da “sogno” di Mestre.
Un capolavoro dell’architettura…
Ma in quali condizioni si trovano ad operare i lavoratori della sanità ?
All’interno delle corsie ospedaliere dell’Ospedale Umberto I di Mestre e dell’Ospedale Civile di Venezia…sono allo stremo !!

Da anni, ormai, si trovano a lavorare con:
· un continuo aumento dei carichi di lavoro a causa delle rilevanti carenze di
personale infermieristico ed Operatori Socio Sanitari;
· turni di riposo “saltati” e straordinari d’”obbligo”;
· un numero elevato di turni di notte, e “rientri” dalle ferie.

Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I è al collasso: a seguito della chiusura del pronto soccorso del Policlinico San Marco e di Villa Salus il carico di lavoro è aumentato incredibilmente con lo stesso numero di personale (che era già prima insufficiente) in spazi alquanto carenti.

L’Ispettorato Provinciale del Lavoro ancora nel 2005, dopo circa quattro mesi di indagini sui turni svolti dal personale ospedaliero, decise di sanzionare l’Als 12 con una ammenda, avendo riscontrato:

· mancati riposi, come previsto dalle normative;
· abuso delle ore di lavoro straordinario;
· abuso delle “reperibilità”, oltre i limiti contrattuali previsti.

Non siamo riusciti a capire se Asl abbia pagato o meno l’ammenda, in quanto si difese asserendo che si era trovata obbligata ad adottare un’organizzazione del lavoro tale da salvaguardare la tutela della popolazione residente.

Come se la tutela della popolazione non si garantisca ANCHE con un’adeguata qualità dell’assistenza, e quindi permettendo al personale il necessario recupero psico-fisico !

Questa Organizzazione Sindacale, verificato che a tutt’oggi permangano condizioni lavorative per il personale ospedaliero che violano le normative, e considerato il menefreghismo dei dirigenti sanitari, desidera avvisare la cittadinanza che, in questa situazione di infattibilità a garantire assistenza e cure adeguate, chiede:

immediati provvedimenti a tutela della salute degli utenti rivendicando immediate nuove assunzioni e l’adeguamento degli organici in relazione agli attuali disumani carichi di lavoro

I lavoratori dell’Asl 12 non vogliono, né possono per la loro dignità lavorativa, essere complici silenziosi di malasanità e non vogliono aspettare passivi una tragedia che deve e può essere arginata da nuove ed immediate assunzioni per adeguare gli organici ai bisogni di salute.

COBAS Sanità Venezia