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(4 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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Squadristi democratici

(6 Marzo 2008)

Domenica 2 dicembre a Susa si è verificato un fatto gravissimo. Alle elezioni primarie locali del neonato Partito Democratico, dopo un diverbio fra un No TAV e un Sì TAV appartenenti allo stesso partito, l’ex No TAV, ora finalmente maturato alla causa del progresso e del lavoro, capo di una lista interna pro TAV, sentendosi ferito dalle osservazioni del compagno, ha pensato bene di raccattare un paio di mafiosi, un sindacalista CGIL ed un piccolo imprenditore per fare giustizia.

All’uscita del seggio il No TAV è stato aggredito assieme al figlio intervenuto per difenderlo. Entrambi finiscono all’ospedale. La mafia dei partiti comincia a mostrare i muscoli, infischiandosene della tanto sbandierata legalità, che come al solito si impone solo agli altri. L’arroganza dei partiti - tutti rigorosamente Sì TAV – trova una sua prima prova di forza.

Ricordiamo che il PD ha come punto prioritario e fondamentale del suo programma politico la realizzazione del TAV. Esattamente come il PDL di Berlusconi, che è anche venuto a dircelo fino a Torino. E mentre i fascisti in città passano dagli agguati agli squat all’incendio dei campi nomadi, a seconda dell’input dato dal potere e diffuso dal linciaggio mediatico, in Valle altri squadristi, alcuni di conclamata matrice mafiosa, pestano chi non è in sintonia con i voleri dei potenti, nell’intento di spianare la strada ai loro progetti di speculazioni devastanti. Servi zelanti vanno dove tira il vento dell’oppressione e per mettersi in mostra la portano con le proprie mani, sperando di poter rosicchiare l’osso gettato dal padrone come premio o forse anche qualcosa in più dell’osso.

Questa è l’aria che tira nei corridoi dei partiti democratici, l’aria del corridoio 5. Questa è la loro democrazia, che ricorda, nei metodi, la dittatura.

Hanno fretta di rubare. Prima scalpitavano, adesso menano. Ricordiamo che il 90% dei capitali destinati alle grandi opere come il TAV vengono divorati inesorabilmente dai partiti e dalla mafia.

Non votarli.
Non un soldo e non un voto per qualsiasi partito.
I partiti sono tutti dichiaratamente Sì TAV.
Non rafforzare la mafia dei partiti.
Rifiuta di delegare ai partiti qualunque decisione politica, che per quel che riguarda il TAV sarebbe scontata.
Isola i picchiatori militanti che cercano di sostituirsi alla sbirraglia, che ha già invaso la Valle nel 2005.
Solidarietà agli aggrediti.
Votare fa male.

Osservatorio Ecologico Volante- Torino
http://www.inventati.org/fenix/links.php

Fonte

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