">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

"Incidenti"

(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI
(Capitale e lavoro)

SITI WEB
(Di lavoro si muore)

9 Morti operai per la "sicurezza" dei profitti dei padroni...

Morti per uno sporco lavoro. In sei uccisi nel depuratore. Da nord a sud oggi altri quattro morti.

(12 Giugno 2008)

Mentre 10.000 poliziotti presidiano roma per la sicurezza di bush e dei nostri governanti, e mentre nel "sicuro" e "progredito" veneto si uccidono operai per riscuotere la polizza come accaduto ad un operaio rumeno 9 operai oggi 11 giugno, muoiono nella normalita' di una giornata di lavoro in italia.

Muoiono in sprezzo a qualsiasi sicurezza, altro che piangere i morti, la loro sicurezza e' solo sfruttamento, miseria e morte per gli operai. Ora dopo il silenzio tombale degli ultimi mesi sui nostri morti, feriti e mutilati nelle fabbriche e cantieri, ci inonderanno di milioni di parole ad uso e consumo delle loro tv, ridondanti e meschini; parleranno di errori umani, mancanza di mascherine, malfunzionamento di valvole,imperizia degli operai (chi e' precario o stagionale non li fa' i corsi sulla sicurezza ) nascondendo i fatti e il fatto principale.

Lavorare negli impianti, nelle fabbriche, nei cantieri per tantissime ore settimanali (proprio ieri al parlamento europeo si e' dato luce verde alla possibilita' di arrivare ben oltre le 48 fino a 65 ore), all'intensita' e con la frenesia sfruttando bassi salari (i 1000 eurini per tutti) e contratti precari di tutti i tipi (la media nelle aziende medio-grandi si attesta gia' su un 20% del totale della forza-lavoro) richiesta dai padroni nelle aziende, produce,e sottolineiamo produce, esattamente quello che e' avvenuto oggi 11 giugno.

Non e' piu' possibile lavorare a queste condizioni e dagli operai deve venire un forte segnale che non siamo piu' disposti a faticare in condizioni capestro.

Un segnale verso tutti i parolai che non hanno la nostra condizione, l'ultima parola in materia di sicurezza deve ritornare in mano agli operai in ogni azienda grande o piccola.

Inoltre ci si deve fermare quando sussistono condizioni di pericolo, i sindacati di ogni sigla in ogni ordine e grado che persistono a "minimizzare" i pericoli coi padroni sulla nostra pelle vanno presi a calci nel culo, sbattuti fuori dai posti di lavoro.

Gli operai si devono organizzare anche nel campo della politica senza piu' nessuna mediazione di "elementi esterni" che si dichiarino destri o comunisti c'importa poco, basta esponenti di altre classi che "rappresentano" gli operai, nei sindacati e in politica. Falliti , fallimento!!!Loro e le loro chiacchere!!!, Noi continuiamo a morire, la nostra condizione peggiora di giorno in giorno e non vogliamo piu' essere presi in giro, in buona o mala fede.

In poche parole gli operai si devono organizzare su tutto il da' farsi in forma indipendente, non sara' semplice perche' tutti remano a zittirci, la nostra condizione e' una bomba ad orologeria, e i borghesi grandi e piccoli nelle aziende lo sanno.

Dalle grandi aziende alle medie e alle piccole si deve ritessere quella rete di sostegno, di informazione, di lotta che solo gli operai organizzati possono sostenere praticamente e teoricamente.

Questa e' l'unica strada per farla finita col profitto dei padroni, col loro sistema che produce morte per noi, miseria a vita, un enorme schiavitu' sociale, politica, materiale.

11 giugno 2008

Operai contro sez. Modena

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Di lavoro si muore»

Ultime notizie dell'autore «Operai contro-aslo»

3663