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Incontro governo-parti sociali: l'esclusione della cub è una gravissima discriminazione

E' indispensabile lo sciopero generale del sindacalismo di base

(30 Luglio 2008)

“L’esclusione della CUB dall’incontro fra il Governo e le parti sociali è una gravissima discriminazione”, dichiara Piergiorgio Tiboni, Coordinatore nazionale della CUB. “Nonostante i nostri ripetuti solleciti, oggi il Governo non ci convoca a Palazzo Chigi mentre preferisce confrontarsi con altre organizzazioni sindacali la cui consistenza e rappresentatività nel mondo del lavoro è ben lontana da quella della Confederazione Unitaria di Base”.

Prosegue Tiboni: “Contro il tentativo del Governo di scegliersi le controparti e contro la precarietà a vita che vorrebbe infliggere a migliaia di lavoratori, appare sempre più indispensabile lo sciopero generale indetto per il prossimo 17 ottobre dal sindacalismo di base, che nella sua piattaforma rivendica lotta alla precarietà, forti aumenti salariali, sicurezza sul lavoro, democrazia sindacale, difesa del sistema pensionistico pubblico, no allo scippo del TFR e dei fondi pensione, per il rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito, per una nuova scala mobile”, conclude il Coordinatore CUB.

Milano, 29 luglio 2008

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE

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Commenti (1)

cub

Cari amici,
la vostra indignazione è giusta, ma purtroppo rimane indignazione datosi che le parti sociali sono quelle decretate da quando (anni ' 80) finì il grandioso esperimento dei CUB sorto sull'onda del ' 68 e del motto maoista "dalle masse, alle masse". Finì per due motivi:1) fino ad allora il sindacato in fabbrica era rappresentato dalle Commissioni Interne, le quali se da una parte furono le uniche, limitate, garanzie sindacali contro lo strapotere dei padroni, non riuscirono a "educare" i lavoratori alle discussioni, ai dibattiti o anche agli scontri nelle riunioni di base. I lavoratori non abituati a prendere la parola, sia per timore di ripercussioni padronali, sia perché timorosi di dire strafalcioni, si comportarono così anche quando furono istituiti i CUB dove veniva data ampia libertà dei intervento. Al ché i furbacchioni del sindacato nei CdF (istituzione a metà fra CUB e sindacati) ripresero in mano le redini dopo alcuni anni. 2) i tre sindacati confederali chiesero ed ottennero dal padronato l'esclusiva della trattativa. Il CCNL dei metalmeccanici del ' 79 fu l'ultimo in cui la voce dei lavoratori si espresse con diversi emendamenti, pur essendoci già nell'aria la restaurazione sindacale sul grido del ' 77 "sacrifici, sacrifici" e le nuove regole dettate da Luciano Lama sulla mobilità, primo vagito della flessibilità e del precariato. Purtroppo noi operai non potemmo opporci più di tanto: ricordo per il CCNL ' 82 che ad un congresso di noi delegati, ad un certo punto, vista la sequela di emendamenti che via via si stavano approvando, un sindacalista della UIL, certo Ghini, si alzò inviperito gridando che "qui si stravolge la proposta del sindacato". Stavamo tornando alla logica che i vertici sindacali imponevano le loro scelte.
Andrà meglio a voi? ve lo auguro sinceramente.

(2 Agosto 2008)

rolando marchioni

rolando1934@alice.it

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