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(3 Settembre 2008)
Anche i permessi per l´assistenza previsti dalla legge 104/92 sono finiti nel mirino del ministro Brunetta.
L’ennesima bravata del ministro intende mettere mano ai permessi per l´assistenza ai familiari portatori di handicap, determinando un ulteriore grave attacco ai diritti del lavoratori, ma soprattutto a chi fa assistenza a persone disabili.
“Caro” ministro un’altra perla?
I tre giorni al mese di permesso retribuito consentiti dalla legge 104/92 (solo per invalidita' al 100 per cento) che hanno rappresentato una conquista per l'assistenza, e che allevia solo parzialmente le situazioni di disagio, oggi viene rimessa in discussione dal ministro di un governo che è interessato unicamente a costruirsi leggi ad personam e che vede nei tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici "una banda" di inutili fannulloni da punire e castigare con due unici fini: fare cassa e nascondere la pesantissima crisi economica che sta colpendo milioni di lavoratori.
Privare i lavoratori di questi permessi, così come le pesanti penalizzazioni già comminate a chi si ammala con il famigerato dl 112, significa voler perseguire l´ obiettivo di smantellare lo stato sociale.
Ci domandiamo a questo punto: a quando le sanzioni per quelle lavoratrici “privilegiate” che godono dei premessi di maternità? E per i donatori di sangue?
Un passo alla volta naturalmente,vero ministro? Ma la politica degli annunci, le bugie e la criminalizzazione di un’intera categoria hanno le gambe corte…
infatti e' stato già verificato che il tanto sbandierato calo del 37% del presunto assenteismo nel pubblico impiego è stato calcolato su dati che riguardano solo 27 amministrazioni su 9.800, Peraltro non individuate con criteri statistico – scientifici, ma addirittura con rilevazioni (aprile - maggio 2008) antecedenti all'applicazione delle legge del 25 giugno. A chi quotidianamente offende la nostra dignita’, ai professionisti della menzogna, risponderemo colpo su colpo.
A partire dallo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base (cobas, rdb e sdl) per il 17 ottobre
COBAS Pubblico Impiego
aderente alla Confederazione COBAS
Evviva il ministro Brunetta.E' ora di finirla con queste false malattie, e questi falsi permessi, io so x certo che la maggior parte delle persone che usurfruiscono di tali permessi,se ne approffirrano andando poi al mare in montagna con i tre giorni a disposizione. Anzi vi dirò di più dove lavora mia moglie in una casa di riposo, li è ancora peggio perchè prendono i 3 giorni sabato domenica ferragosto natale santo stefano capodanno se una persona veramente ha bisogno di assistenza ce l'ha swmpre no soltanto quando fa comodo a chi usurfruisce dei permessi.Quini dico vai avanti così grande ministro Brunetta sei unico,fai bene basta con queste leggi truffa
(8 Settembre 2008)
La retorica brunettiana che generalizza i casi singoli per dimostrare l'indimostrabile, fa adepti.
"io so x certo"..... manco fosse il risultato di un'indagine scientifica...
no si parla solo di alcuni casi e si generalizza.
A parte questo vale la pena di ricordare dove sta la "truffa". Questo stato non garantisce servizi per i disabili e per gli invalidi. Non garantisce l'assistenza domiciliare né specialistica, né generica. Non garantisce le strutture di accoglienza...
E non garantendo nulla scarica l'assistenza sui familiari offrendo in cambio i famigerati "permessi".
Se poi dei permessi viene fatto un uso distorto (magari perché chi ne usufruisce ha già provveduto all'assistenza a proprie spese, per esempio assumendo una badante) questo è un altro paio di maniche.
Si garantisca l'assistenza vera e i "permessi" non saranno più necessari.
Ma Brunetta vuole sia la moglie ubriaca, sia la botte piena e preferisce scatenare la guerra tra poveri, come al solito.
Una guerra in cui il nostro lettore si è subito arruolato....
(9 Settembre 2008)
il pane e le rose
rispondo che è facile parlare quando non si hanno in famiglia persone malate.
Rinuncerei alla mia 104, in cambio di avere mio padre sano.
I giorni persi per le visite, il ricoverato in ospedali, il tempo passato ad assistere mio padere me le paghi tu?
E che succede se un giorno lo dedico a me per una vacanza! Io ho rinunciato a tutto per mio padre.
Non auguro nessuno persone malate riconosciute dalla legge 104!
(20 Gennaio 2009)
mauro
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