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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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(Licenziamenti politici)

Il licenziamento di Paco deve essere ritirato!

A Castegnato, BRESCIA LA REDAELLI TECNA SPA-Divisione Teci gruppo SEVERSTAL METIZ, a sua volta controllata del gruppo SEVERSTAL licenzia RSU-RLS

(20 Settembre 2008)

E' un pessimo autunno quello che si profila per lavoratoti e lavoratrici e tuttile ille senza proprietà e senza potere.

La trattativa sulla controriforrna della contrattazione nazionale è alla stretta finale, Confindustria ha calato le carte: ridimensionamento drastico del ruolo del contratto nazionale di lavoro (ultima ed unica difesa per decine di milioni di lavoratori), aumenti salariali nettamente sotto il tetto dell'inflazione reale, lunghi periodi in cui non si potrà più scioperare, straordinari detassati a go go, trasformazione definitiva del sindacato in consulente subordinato delle aziende; Cisl e Uil hanno già detto che ci stanno, la Cgil, come al solito, è lacerata, ma non vuole, né può rompere le trattative.

Intanto già sono cominciati i rulli di tamburi di guerra di una Finanziaria che taglierà drasticamente i servizi sociali a cominciare da quelli, fondamentali, di scuola e sanità, i precari sono condannati a restare tali per l'eternità; l'inflazione è alle stelle; il governo cerca d'indirizzare la rabbia popolare contro i poveri, i diversi, i rom, gli immigrati.

Intanto sono ripresi alla grande i licenziamenti, da quelli per ristrutturazione produttiva (vedasi la tragedia incombente su Alitalia e la vergognosa sceneggiata di Berlusconi~remonti/Colaninno/Fantozzi), a quelli antisindacali, (come nel caso di 'Trenltalia contro Dante De Angelis, delegato RLS, che difendeva le ragioni della sicurezza per lavoratori ed utenti, ed altri 8 operai delle Ferrovie a Genova).

A Castegnato è stato licenziato dalla Redaelli Tecna il compagno operaio Antonio Soriano, detto Paco, delegato RSU Fiom, mentre un altro delegato Fiom da maggio vede decurtata la sua busta paga di circa 150 euro rnensiii (secondo l'azienda deve sborsare complessivamente oltre 16.000 euro!) L'accusa, incredibile, è di scarso rendimento, errori nelle lavorazioni, accumulo di sanzioni (l'impresa non ha voluto mai discutere i tempi di lavoro con le rsu, nè adeguare le misure di sicurezza), tutto ciò nonostante l'organismo addetto al controllo di qualità in uscita non avesse riscontrato alcuna anomalia nei pezzi prodotti.

Il fatto è che sia Antonio Soriano che l'altro delegato sono oggetto di una persecuzione. La loro colpa originaria è di avere aderito allo sciopero del 9 novembre scorso indetto dal sindacalismo di base contro lo sciagurato accordo del 23 luglio 2007 tra governo/Confindustria/Cgil-Cisl-Uil che tagliava le pensioni ed aumentava la precarietà.

Caduta la sanzione contro lo sciopero (perché i lavoratori sono ancora liberi di scioperare, perché lo sciopero è un diritto individuale insindacabile), il padrone si è aggrappato a dei futili pretesti per cercare di licenziare e sanzionare pecuniariamente dei lavoratori, delegati che non chinano la testa e si battono sul posto di lavoro per difendere i diritti di tutti.

Invitiamo i lavoratori ad esprimere la massima solidarietà ai delegati licenziati o colpiti da pesanti sanzioni anche partecipando alle iniziative in loro sostegno.


PRESIDIO di SOLIDARIETA'
SABATO 20 SETTEMBRE dalle ore 10 alle 13
GARDONE V.T. Piazza dei PORTICI

COMITATO per la DIFESA del CONTRATTO NAZIONALE di LAVORO

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